NON VOGLIAMO SAPERE

Contro una legge che proibisca la pubblicazione di conversazioni private, penalmente irrilevanti, i giornalisti sono insorti. Un mucchio selvaggio. Bisogna rispettare l’art. 21 della Costituzione, hanno detto. Che tratta la liberta’ di informazione. Oggi siamo arrivati all’abolizione di fatto di un altro articolo, il 15: la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. Giudicate voi se negli ultimi venti anni è stato rispettato da giudici e giornalisti. L’ultimo italiano libero nelle sue comunicazioni private era l’inquilino del Quirinale. Un baluardo simbolico di una libertà da riconquistare per tutti gli italiani. Ora si vuole piegare anche lui. Continua a leggere