Messaggi in diretta a “Ditelo a Matteo”

Continua il grande successo della nostra rubrica “Ditelo a Matteo”: lasciate i vostri messaggi al numero 02-2171.1330 oppure intervenite in diretta a “Fatti e misfatti”. Dal lunedì al venerdì, su Tgcom24 dalle ore 13.00 alle ore 13.30, manderemo in onda le vostre voci con i vostri reclami, i vostri sogni e le vostre speranze.

Ascoltate qui i messaggi andati in onda oggi:

2 risposte a “Messaggi in diretta a “Ditelo a Matteo”

  1. per uscire dalla crisi bisogna
    ridurre le tasse e farle pagare a tutti
    in particolare :
    1) Eliminare la moneta cartacea e pagare tutto col bancomat
    2) Introdurre l’iva unica al 10%
    3) Eliminare tutte le tasse e introdurre la tassa unica al 20% : ogni volta che si depositano i soldi in banca la banca deve versare il 20% dei depositi allo stato.
    4) In questo modo si abbassano le tasse e non diminuiscono le entrate dello stato perchè così le pagano tutti. Inoltre con le tasse basse si creano nuovi posti di lavoro.
    4) Per creare nuovi posti di lavoro inoltre bisogna riformare anche la giustizia.

    Inoltre bisogna :
    1) Eliminare le provincie e gli enti inutili
    2) Eliminare le regioni e istituire 3 macro-regioni : Nord+Centro+Sud
    3) Eliminare il presidente della repubblica, ci basta i presidente del consiglio
    4) Eliminare il senato e ridurre a 100 il numero dei parlamentari della camera.
    5) Introdurre i costi standard e le procedure standard.

  2. Caro Presidente del Consiglio: noi abbiamo sempre e solo pagato! non che ora “inizia a pagare chi non ha mai pagato”.

    Servizi pubblici (sanità, scuole,sicurezza ecc…) dovrebbero funzionare al massimo per tutti. Semplificazione e meno burocrazia per aumentare l’efficienza e la tempestività.
    Risparmi:
    Prima di tassare al 26% le rendite finanziarie, perché il nostro Presidente del Consiglio non pensa prima a tutelare quei risparmiatori penalizzati dai casi es.Parmalat, Cirio, Bonds Argentina…. E se gli italiani non avessero i risparmi?
    Giustizia:
    Per quanto riguarda la giustizia, ci sono casi per piccoli reati che si potrebbero risolvere nel giro di max. una settimana e invece durano anni a forza di rinvii e appelli inutili; casi in cui l’aspetto penale a volte è legato a quello civile. Sono casi in cui L’ASPETTO GIUSTIZIARIO complica e dilunga la sentenza. E’ UNA GIUSTIZIA MOLTO LONTANA DALLA REALTA’, che segue dei decreti, ma che non ENTRA nel vero problema… eppure la soluzione sembra così ovvia e lampante!
    Cassa integrazione:
    E’ uno strumento che dovrebbe essere usato solo in casi estremi, invece in questi anni gli industriali lo hanno usato ed è stato concesso in modo sproporzionato e speculativo, alla minima difficoltà, non curandosi e non preoccupandosi di investire o fare ricerca nella loro azienda. Forse perché hanno già la pancia piena e manca lo spirito e la passione di un tempo!
    Se questi soldi fossero stati usati in maniera PRODUTTIVA invece che passiva!
    Adesso che si concedono sconti IRAP, pensate che certi industriali cambino il modo di pensare? o le cause di licenziamento continuino ad aumentare? Come potremmo chiamarli LICENZIAMENTI PER CAUSE APPARENTI.

    e ci sarebbero anche tanti altri argomenti di cui parlare!
    Grazie!

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