Somari di Stato

Vogliamo continuare ad occuparci degli studenti in Medicina, dei laureati in Medicina specializzandi, dunque dei medici italiani dei prossimi 20 anni. Come vengono trattati dai Somari di Stato? Perchè quando gli studenti non studiano sono somari e sono somari anche quando non riescono nei concorsi, ma quando è lo Stato ad essere somaro allora il fatto è molto grave. I giovani che frequentano Medicina vengono infatti massacrati (insieme alle loro famiglie): sono ragazzi meritevoli, che scelgono di studiare una materia complicata e lunga, con tanto di specializzazione obbligatoria. Ed oltre al test di accesso, una Ministra ha pensato di indire, al termine del corso di studi, un unico concorso nazionale: ci è voluto un anno e mezzo per farlo! A questo concorso di 5.000 posti si sono presentati 12.000 laureati e, come se non bastasse, il test era sbagliato! Al Ministero nel frattempo sono arrivati i ricorsi di coloro che avevano svolto i test per accedere alla Facoltà, sbagliati anche quelli! Insomma, un caos generale. Lo Stato sta bastonando gli studenti in Medicina. E allora, 02/21711330 è il numero di “Fatti e misfatti”: telefonateci per intervenire in diretta, lasciate il vostro messaggio in segreteria, scriveteci e commentate le puntate. Potete seguirci su Tgcom24, in diretta dal lunedì al venerdì, alle ore 13.30 (in replica alle 19.30) e potete rivedere tutte le puntate su questo blog.

8 risposte a “Somari di Stato

  1. Mi complimento per aver dato voce a dei giovani medici ,che con lunghi ed estenuanti sacrifici ma con la voglia di realizzare il sogno di praticare una professione in cui credono,hanno affrontato una prova rivelatasi un bluf.Io sono la mamma di uno di questi giovani,che ha venduto casa per permettere a suo figlio di conseguire lontano da casa sua, lontano dai propri affetti la tanto desiderata laurea.Ed ora? Mio figlio si sente mortificato e pensa che mai e poi mai mi potra’ compensare di cio che io ,donna sola, ho fatto per lui.Anche se lo rassicuro è troppo sconfortato.Spero che questo giovane ministro si passi una mano sulla coscienza e che non peggiori il loro futuro ed anche quello delle loro famiglie.Da mamma gliene sarei grata.Grazie per lo sfogo.

  2. Merito all’Italiana :

    – Il CINECA\MIUR inverte i compiti, dice che sono diversi, poi uguali e infine per “neutralizzare” attribuisce +2,6 a chi sbaglia, +2 a chi lascia in bianco, 0 a chi fa bene con manomissione degli elaborati originali ( avete letto bene!).

    – Ben 15 punti di carriera che hanno svantaggiato fino ad estromettere molti che avevano fatto bene il concorso nonostante tutto ( vada a vedere le graduatorie anonime ).
    Mentre all’estero si usa il voto di laurea soltanto per gli “spareggi ” sconcerta il fatto che dovrebbe essere ben noto a chi fa i bandi che attualmente in italia vige l’autonomia delle università ( legge Berlinguer sull’autonomia), per questo esistono delle enormi variabilità negli ordinamenti e regolamenti didattici : un esempio su tutti: a Torino si danno fino a 2 punti sulla laurea a chi ha fatto l’Erasmus ma altrove no . Infatti ho apprezzato quando ha asserito che 108 a Torvergata è un buon voto, chi conosce le cose davvero ( non al MIUR) lo sa .

  3. Sono uno dei 12000 medici che ha partecipato al concorso per l’ingresso nelle scuole di specializzazione mediche. Siete uno dei pochi mezzi per far capire al Ministero, al Governo e a tutta Italia in quale grave situazione ci troviamo. Più di 6000 medici si trovano senza lavoro, me inclusa. Mi sono laureata a luglio 2013 e da allora ogni giorno ho frequentato (gratis) il reparto in cui desidero entrare, perché la legge precedente premiava chi si impegnava e chi frequentava assiduamente collaborando in tutto alle attività del reparto. Con questo esame invece, che e’stato fatto per garantire una maggiore meritocrazia e per eliminare la “discrezionalità” dei primari, non ha minimamente premiato chi davvero ha dato tutto. Voi vi fareste operare da chi fa il chirurgo solo perché ha risposto bene ad un quiz?ma che nella sua vita voleva fare tutt’altro?non ce l’ho con i colleghi che sono entrati, ce l’ho con chi ha approvato questa farsa colossale, una vergogna!

  4. Premeeso che sono un tuo ammiratore,mio caro direttore sul concorso degli aspirandi specializzandi si e’ gettato in una battaglia demagogica e populista,priva di ogni fondamento giuridico. Per la prima volta in Italia si fatto un concorso selettivo, senza raccomandazioni, vinto dai piu’ preparati e meritevoli,lei che sposa le pretese dei.settemila solo perche’ hanno conseguito punteggi bassi e negativi. Perche’ non ha difeso i 7000 infermieri che hanno concorso per un posto?? Che li facciamo piu’ i concorsi se e’ sufficiente partecipare per essere assunti?
    Le suggerisco di consiggliare agli esclusi di cominciare a prepararsi per ilprossimo

  5. Sono la mamma di un medico (classe 1988) laureata presso la Statale di Milano (laurea luglio 2013 110 con lode, abilitata febbraio 2014)
    Ho vissuto con Mia figlia tutti questi anni, dal test di ammissione ad oggi, sacrifici, rinunce, notti passate sui libri, fine settimana passati sulle ambulanze come volontaria anziché in discoteca come i suoi coetanei, ecc …. per trovarci oggi a vivere un vero e proprio INCUBO!!!
    Tutti i medici che hanno partecipato a questo concorso “viziato” e pensato da degli INCAPACI, sono già stati selezionati e quindi sono tutti idonei ad entrare in specializzazione.
    Quindi tutti (fatto salvo un approfondito controllo delle autocertificazioni relative ai curriculum inseriti in concorso determinanti per il punteggio finale) i Medici partecipanti hanno il DIRITTO di ottenere la borsa di specialità e di vedere riconosciuto il sacrosanto diritto al completamento del loro percorso di studi, senza il quale tutti sacrifici loro e delle relative famiglie, saranno stati vani!
    Grazie al Direttore Paolo Liguori per l’attenzione che ci ha dedicato.

  6. Le “12000 borse” sono un dramma che riguarda TUTTA la categoria dei Medici. Voglio ricordare ai colleghi, che spesso contrastano in maniera tutt’altro che disinteressata la nostra voglia e il nostro diritto di TERMINARE un percorso formativo, che alla responsabilità di una programmazione di accessi a medicina evidentemente errata ab origene , si è sommata l’incapacità di una gestione di un concorso che doveva essere per noi un traguardo importantissimo verso la meritocrazia, quella di fatto e non di parole. Siamo stati condannati ad un limbo lavorativo ingiustamente senza contare chi si ritrova a frequentare una scuola di specializzazione accontentandosi spesso di una “terza scelta” pur di usufruire di una borsa di studio che verrà al prossimo concorso molto probabilmente abbandonata. Non esistono vincitori in questa Farsa (ad ogni cosa bisogna dare il giusto nome) e chiudere gli occhi significa essere complici di questo sistema e quindi essere Colpevoli.

  7. DI COME SI è SVOLTO REALMENTE IL CONCORSO NAZIONALE

    Carico di aspettative e speranze, era una fantastica occasione di fare qualcosa di buono.
    E invece di regolare e prevedibile c’è stato solo il nostro impegno, che almeno da 7 anni è strenuo e costante. Il bando per questo primo concorso nazionale si è fatto attendere più del previsto ed è uscito con clausole non del tutto condivise/condivisibili. Ma è uscito, e in virtù del sollievo dopo la lunga attesa, abbiamo deciso di sorvolare su criteri di punteggio e su impostazioni macchinose e ridondanti di graduatorie, scorrimenti e sedi selezionate a priori.
    Le comunicazioni successive di luoghi, smistamenti e orari sono arrivate sempre in ritardo rispetto a quanto comunicato dallo stesso MIUR e sempre con poco preavviso e con criteri non del tutto ineccepibili.
    Infine i 4 giorni d’esame.
    Più di 400 aule in cui svolgere il test informatico, ognuna organizzata a suo modo e non tutte secondo quanto stabilito. PC troppo vicini, cellulari non sempre ritirati, postazioni scelte direttamente dai candidati, conversazioni tra questi non ovunque bandite, controllori poco efficaci fino a computer connessi ad internet, risposte rivelate prima del compito e interruzioni del sistema con i concorrenti in attesa della ripetizione riuniti nella stessa stanza.
    Questo sarebbe bastato; ma c’è stato di più.
    All’ora di pranzo di sabato 1 novembre il Ministero ci comunica che la prova del 29 e quella del 31 sono state invertite. Non che non lo avessimo sospettato, ma eravamo increduli davanti a un così madornale errore. Assieme alla notizia il comunicato ufficiale, poi ritirato, che avremmo dovuto ripetere queste due prove il 7 novembre. Poco preavviso e molta indignazione: impegni di lavoro, programmi personali all’aria e tanto stress in più per tornare nelle sedi d’esame spesso molto lontane da casa.
    Un errore inammissibile ed un Ministero che non solo non paventa le sue dimissioni, ma altro non fa che scaricare le colpe su un CINECA sicuramente responsabile ma non certo unico colpevole.
    Infine la rabbia cieca.
    Il 3 novembre verso le ore 23 il MIUR ci manda a dire che le prove invertite erano da considerarsi valide al 93%, due domande di ciascuna giornata sarebbero state eliminate (troppa grazia sapere quali), evitando la ripetizione delle prove. In 48 ore il nostro ministro è passata da: “ e’ come presentarsi ad un esame di storia contemporanea e ricevere un compito di storia moderna” ad affermare la quasi totale equivalenza delle due aree.
    Adesso basta. Almeno meritiamo il rispetto.
    Abbiamo impiegato tempo, denaro e dedizione a questa disciplina; avevamo accettato di competere, ma almeno che sia una gara giusta. Che si smetta di minimizzare il nostro problema. E che chi sbaglia, come capita a noi quando commettiamo un errore, paghi. La parte peggiore della situazione è la sufficienza, l’approssimazione e l’incompetenza con cui chi dovrebbe dirigere e gestire la nostra situazione ci tratta.
    Non stiamo pestando i piedi per un capriccio, sia chiaro, ma rivendichiamo un diritto. La continuità della formazione, che ci è indispensabile per esercitare in Italia, ci dovrebbe essere garantita, a ragion di più poiché siamo un insieme già selezionato al momento dell’ingresso alla facoltà di Medicina.
    Senza la possibilità di specializzarci siamo Medici monchi. Sei anni di studi, una abilitazione e possibilità solo di lavori temporanei.
    In aggiunta a questo gli ospedali hanno bisogno di specializzandi per andare avanti. Voi avrete bisogno degli specializzandi per andare avanti. Il deficit stimato è attualmente superiore alle 8000 unità, per cui l’annullamento del concorso e l’ammissione di tutti i 12.000 candidati non risulta poi una tale assurdità.

  8. caro direttore,stai commettendo un “misfatto”sposando la causa dei 7000 esclusi in quanto hanno fatto meno bene dei colleghi vincitori.Hai predicato sempre la meritocrazia e quando per la prima volta si bandisce un concorso,scevro da manipolazioni e raccomandazioni con valutazioni istantanee,note al candidato immediatamente al termine della prova.E tu che fai spingi gli esclusi a protestare,invece di consigliare loro di cominciare a studiare per prossimo (tra non molti mesi) per raggiungere un preparazione più solida,non solo mnemonica.I posti delle scuole di specializzazioni mediche sono contingentati per ovvi motivi di spazi tecnici e per una didattica piu’ efficace. Con la tua passione sei anche caduto in contraddizione (non ti capita mai):hai criticato il ministro Giannini per le iscrizioni aperte in medicina,osservando “…e dove li mette…”;ma tu dovi li metti altri settemila specializzandi che vorresti inserire,secondo il detto TOTOS CABALLEROS. EVVIVA LA CULTURA.
    Cordialmente
    Piero Pontico,nonno di un vicitore ,da poco preside in pensione

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