2 risposte a “Violenze

  1. Caro direttore a proposito del concorso dei medici specializzandi hai un cantonata,imboccando la strada del populismo demagogico.Per la prima volta si bandito un concorso nazionale che ha fatto fuori i “Baroni” per premiare il merito e la preparazione .E tu che fai ti scegli i 7000 esclusi per spingerli alla protesta e “al tutti vincitori”.E dove li sistemi in un quadro di posti contingentati ai fini didattici.Non ti sei chiesto che i 5000 sono stati di gran lunga migliori (anch’essi hanno subito i due quiz sbagliati) ?Piuttosto spendi una parola per consigliare agli aspiranti specializzandi di STUDIARE DI PIU’ E CON PIU’ METODO,come hanno fatto i loro colleghi vincitori.
    Sono nonno di un vincitore che ha studiato giorno e notte per avere un esito positivi; in 40 di scuola e di presidenza di concorsi di vario genere sono indignato che un giornalista del tuo livello,che seguo e stimo,si sia imbarcato in un battaglia che è senza speranza di successo perché senza fondamento giuridico e perché in tutto il mondo civile si fanno i concorsi per selezionare i meritevoli,non fare “totos caballero” Ti prego rinsavisci e spendi un apprezzamento per i vincitori.Cordialità

  2. Caro direttore, sono un medico laureato presso l’Università di Padova. Ho partecipato al concorso nazionale per accesso alle scuole di specializzazione di medicina e sono risultato vincitore di una borsa di studio. Scrivo in risposta al messaggio di piero pontico perchè noi medici vincitori non possiamo fare finta di niente di fronte allo scempio ed all’umiliazione di aver dovuto affrontare un concorso del genere. Numerosi miei colleghi hanno studiato “giorno e notte” come suo nipote e come ho fatto anch’io, però adesso non si trovano in posto utile magari perchè superati da qualcuno che ha copiato in un’aula nella quale i controlli non sono stati degni di un concorso di tale importanza (uso di cellulari, connessione ad internet, collaborazione con i vicini …). Non devono averla vinta sempre i più furbi, ci vuole vera meritocrazia. Non si può impedire a 6500 giovani medici di specializzarsi e lavorare, tutti dovrebbero avere la possibilitá di essere messi alla prova per dimostrare il proprio valore e solamente in questo modo sarebbe concesso ai più meritevoli di emergere, cosa che difficilmente può essere possibile con dei banali quiz. Siamo tutti già stati selezionati con il test d’ingresso a medicina e per sei anni abbiamo studiato per poter esercitare questa meravigliosa professione! Che futuro possono avere coloro che restano fuori se gli viene impedito di acquisire il titolo necessario per entrare nel mondo del lavoro?
    Grazie direttore per l’impegno nel portare avanti questa nostra battaglia!

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