2 risposte a “Retromarcia su Roma

  1. ROMA CITTA CORROTTA,NEI MINISTERI E UFFICI PUBBLICI E TUTTO UN MAGNA MAGNA A SCAPITO DEL CONTRIBUENTE ONESTO,UNO SCHIFO,UN VERMINAIO,UNO SPRECO ENORME DI SOLDI PUBBLICI,DOVREBBERO COMINCIARE DA LI A RIPULIRE,ALTRIMENTI NON CAMBIERA’ MAI NULLA!!!

  2. Alla nota dichiarazione del dott. Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, rilasciata in occasione della consegna del “sigillo” della città di Milano, vorrei potere aggiungere più in generale (ovviamente con tutto il rispetto e da semplice cittadino), che “GLI ANTICORPI” DI TUTTA EVIDENZA SONO FINO ADESSO MANCATI ANCHE E SOPRATTUTTO NELLA MAGISTRATURA ITALIANA (senza con questo volere generalizzare). Poiché se ci sono storture criminali nella società italiana, era ed è dovere della Magistratura reprimerle sulla base delle Leggi approvate dal Parlamento e anche mediante l’obbligatorietà dell’azione penale, senza invece, così mi pare, distinguere le situazioni e le persone sulla scorta di ABBUI QUANTO ARBITRARI filtri, soggettivi, corporativi e politici. OGGI TALE PERSONALE MODESTA RIFLESSIONE MI È ANCORA PIÙ CONFERMATA DOPO CHE HO SENTITO DAI TG NAZIONALI IL NOME DI UN ALTO BUROCRATE SICILIANO ARRESTATO PER TANGENTI. Quel nome me lo sono pervicacemente ritrovato contro quando ero nel settore del trasporto pubblico di persone su strada, oltre che pure dipendente con rapporto di lavoro sospeso poiché ho occupato per circa un decennio un ruolo di amministratore (come d’altra parte legalmente si sospende chiunque, a cominciare dagli stessi Magistrati, quando si ha un temporaneo diverso incarico). E quando tale nomina è cessata, mi è stato avversato di rientrare nel mio legittimo ruolo di dipendente (e non solo a me) proprio da quell’alto burocrate siciliano, parallelamente, guarda caso, ad UN’INCOMPRENSIBILE LAMPANTE OSTILITÀ ANCHE DELLA MAGISTRATURA, la quale si è arrogantemente rifiutata di prendere persino atto dei documenti e delle prove, negandomi in modo ingiusto ed illegittimo che io fossi stato un dipendente nonostante ciò risultasse da tutte le carte (così ritrovandomi disoccupato a vita, che per una persona ormai di mezza età e pure chemio trattata è come una civile condanna a morte). D’altronde nella mia vicenda, come ho sempre denunciato a qualsiasi Organo preposto (pure in ultimo con un esposto al Ministro della Giustizia l’11.07.2013, con successiva richiesta di notizie il 22.02.2014) e come pure scritto pubblicamente nelle note sulla mia pagina Fb, sono state pagate dalle Autorità istituzionali e nominate, circa 200 milioni di Lire inspiegabili (mazzette per comprare il silenzio oppure tangenti per assicurarselo ?). Ma l’averlo (inutilmente) scoperto, dimostrato e denunciato, mi è valso solo a farmi dissanguare ed annichilire sotto tutti i profili da una decina di (chiaramente) preordinati giudizi [ma non per calunnia o diffamazione in quanto pur dovendo ammettere un Presidente di Corte d’Appello che effettivamente quelle somme non dovute erano state pagate, rigettò il mio ricorso sentenziando persino che l’azione dovevano farla coloro che avevano ricevuto gli importi (?)]. Come anche ho subito tra il 1991 e 1992 quattro attentati, definiti dalle stesse Autorità di “matrice mafiosa” (e sui quali io stesso non ho mai smesso di indagare), per poi da un Presidente distrettuale della ANM, ritrovarmi un dispositivo in cui scriveva abusivamente che “dalle indagini esperite” (quindi indagini esplicitamente manipolate) gli attentati erano avvenuti nel 1995, così invalidando anni di dispendiose ricerche, prove, rischi personali e familiari, che ho civilmente corso e patito nella ricerca civile della verità. La Magistratura in Italia, in buona parte, è a mio modesto vedere, da rinnovare. SI COMINCI QUINDI DALL’ALTO, CON TUTTE LE ISTITUZIONI ITALIANE, PRIMA DI INIZIARE DAI COMUNI CITTADINI.

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