Una risposta a “Banche, state sereni

  1. Caro Liguori per parlare di banche e sistema bancario ci vuole qualcuno che se ne intenda davvero. Qualcuno che ha speso la vita lavorando in Banca! I “soi disant” esperti ne sanno quasi nulla in materia come il signore che era suo ospite questa mattina!. Intanto è uno scandalo che il Governatore della Banca d ‘Italia, capo della vigilanza del sistema bancario, non profferisca parola, a fronte di una situazione contrassegnata da chiari elementi speculativi. e ciò al fine dei tranquillizzare i cittadini! Ed ancor prima, che sia ancora al suo posto dopo aver detto che per la Banca Etruria gli ispettori si erano accorti che qualcosa non andava ma “non credevamo che la situazione fosse così grave”!!! In materia di crediti deteriorati poi, a beneficio degli esperti, sottolineo che su disposizioni dell’ Istituto di vigilanza detti crediti vengono divisi in tre categorie: crediti incagliati (per problemi di carattere temporaneo) crediti non performing (per i quali si sta cercando un recupero bonario) e crediti in contenzioso (per i quali risultano già avviate le azioni legali di recupero). Ogni anno entro il mese di novembre le Banche eseguono uno screening di tutto il loro portafoglio clienti debitori, rivedono tutte le posizioni precedenti in difficoltà e quelle che via via si sono venute ad aggiungere e quindi decidono l’ ammontare dei nuovi accantonamenti da eseguire a carico degli utili dell’ esercizio. Ogni anno molte posizioni deteriorate per le quali si stima di non poter recuperare gran che vengono espunte dal bilancio con addebito al fondo svalutazione crediti Ovviamente l’ entità degli accantonamenti viene poi vagliata dal Collegio Sindacale il quale stabilisce se detti accantonamenti sono congrui oppure necessitano di essere incrementati. E non solo. Almeno i grandi e i medi Istituti hanno degli appositi Uffici specializzati nel recupero dei crediti. Infine poi, quando approvati dal CdA, i bilanci vanno alla Banca d’ Italia la quale come organo di Vigilanza ha il potere di richiamare quegli Istituti che presentano accantonamenti insufficienti. L’ esempio presentato oggi dal suo “esperto” si riferiva ad un mutuo! Magari i crediti deteriorati di cui tanto si parla fossero dei mutui! Il fatto è che le Banche di credito ordinario intervengo a finanziare l’ attività dell’ azienda valutando i rischi da assumere sulla base del patrimonio aziendale, sulla velocità di rotazione del capitale circolante, sull’ andamento del mercato nel quale l’ azienda opera e tanti altri parametri utili a sostenere la decisione di concedere l’ affidamento che di norma si articola in varie forme a seconda del tipo di attività espletata. L’ istituzione di una “Bad Bank” di cui tanto si parla rischia di diventare una “boiata pazzesca”. Intanto è sicuro che sarà un poltronificio per gli amici e gli amici degli amici. Ed è certo, come già previsto, che genererà immediatamente un consistente stock di spesa. E poi non si sa se dovrà attendere essa stessa al recupero dei crediti deteriorati acquisiti sotto sconto (robusto) dal sistema bancario, appoggiandosi a studi legali (sempre “amici”) dai quali sicuramente arriveranno subito consistenti parcelle e poi magri risultati, probabilmente neppure sufficienti a compensare le spese, oppure dovrà cederli con qualche modesto utile ad aziende specializzate che faranno ciò che le Banche creditrici stavano già facendo!! Vista la svista! Vorrei ricordare infine al suo esperto che il sistema bancario non è l’ ombelico del sistema economico. No! Il sistema bancario è rappresentabile come il sistema circolatorio in quanto provvede alla raccolta del risparmio per avviarlo verso le attività produttive, svolgendo con ciò una importatissima funzione sociale! Cordialità. Gambatesa:

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