2 risposte a “Puntata del 21 novembre

  1. Un bravo a Gianandrea Gaiani ed a Paolo Liguori che ha intuito che conviene invitarlo spesso. Per me Gaiani è colui che mette in bella forma quello che mi viene spontaneo di pensare sul gravissimo pericolo della devastante invasione, sulla quale la maggior parte degli italiani sembrano – belli o brutti – pesantemente addormentati nel bosco. Non c’è solo un pifferaio all’opera, sono numerosi. Uno zufola da Roma, altri dai salotti radical chic, altri ancora per rammendare gli strappi delle secessioni, o per continuare a galleggiare sulle preziose poltrone occupate senza merito ovunque, infine, molti altri si agitano e sproloquiano per non vedere chiusi quei dorati scivoli che escono dall’imprevista cornucopia, più ricca che mai sotto la pressione degli sbarchi che nessuno di quelli che ci governano ha il coraggio di affrontare con la determinazione della legittima difesa. Forse non fanno nulla perché non è consentito dal quadro delle legge vigenti? Bene, cambino rapidamente le leggi in appropriata misura contro il pericolo che corriamo. La CEE ci diffida? Ebbene, proseguiamo per la nostra strada e vediamo se ci espellono o, invece, se ci danno una valido aiuto per respingere gli invasori dalla comune frontiera. Il pericolo non è soltanto nel terrorismo, prima ancora è nella disgregazione delle nostre regole e dell’impoverimento del nostro Stato assistenziale. Non si capisce come venga ignorato che, per i rari sgomberi di clandestini o per altre normali operazioni di polizia, già dobbiamo assistere a trattative tra autorità ed energumeni clandestini che accampano diritti sul nostro suolo e contro le nostre leggi; e che destiniamo risorse – quando va bene, perché talvolta sono lacrime e sangue, e sarà sempre peggio – che vanno ai clandestini che così si convincono sempre di più, a causa della nostra scempiaggine, che qui hanno diritto di essere ospitati e pasciuti, con lussi ignoti nelle loro terre. Tutto questo sottrae benessere al nostro popolo che ha passato una vita al lavoro, sotto il torchio delle tasse. I clandestini sono già centinaia di migliaia, approssimativamente identificati ed incontrollabili. Non hanno nulla da perdere, aspetto sul quale non si pensa abbastanza! I polici eletti, che dovrebbero prendersi cura di questi pericoli e neutralizzarli, sono troppo confortevoli nei loro appannaggi politici per vedere le cose comuni ed abituali, come le attese supplementari ai pronti soccorso causate dalla presenza dei clandestini che ci precedono (siamo solo noi che teniamo in piedi la baracca, pagando le tasse), oppure per vedere sui mezzi pubblici i clandestini che salgono senza biglietto e vanno ad occupare i posti a sedere, mentre gli anziani che timbrano restano in piedi (quegli anziani che tengono in piedi la baracca, con i biglietti e con le tasse, e nonostante questo minacciati dall’inasprimento paradossale delle multe se ci fosse una dimenticanza, perché gli abusivi non vengono neppure visti dai controllori, come fossero aria). Su questo argomento dell’arbitrio della presenza e del comportamento dei clandestini, il PD insieme a tutta la sinistra farà un gigantesco naufragio, perché la gente è stufa, non ne può più, e giudica bene perché si lascia guidare da quel che vede e da una mente libera da ideologie, al contrario dei tanti politici annebbiati dalle ideologie fino al punto che anche guardando non vedono. Quindi, per aggiustare le cose è urgente andare a votare prima possibile, senza troppi calcoli.
    A questi obiettivi sarebbe opportuno che il mondo della sana informazione destinasse le sue energie. Basterebbe assai meno di quanto fatto per l’EMA a Milano. Siamo stati assillati, quasi convinti che non ci fosse partita tra Milano e Bratislava o Barcellona, mentre veniva sottaciuta Amsterdam. Per poi mettersi a fare i conti di chi ci ha tradito, costringendoci al sorteggio. E’ chiaro che principalmente siamo stati traditi dalle lobby di coloro che, lavorando all’EMA e dovendosi trasferire, preferivano andare nella ventosa Amsterdam piuttosto che nella ristagnante Milano, tormentata dallo smog. Chi può dargli torto? Bastava sapere che la partita era tra Amsterdam e Milano, per non sentirci già l’EMA in casa. Per tornare al tormentone dei rischi (indicati dal buon senso e dalla cronaca) e della parata d’idiozie che sono presenti nell’invasione che subiamo, mi raccomando: molte energie dal mondo dell’informazione, ma con completezza delle analisi e senza i condizionamenti del rischio di pestare i piedi a qualcuno.
    Mario

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