Una risposta a “Puntata del 4 settembre

  1. Codice etico della campagna elettorale.
    Recentemente Di Maio si gratificava nell’affermare che il M5s disponeva di un codice etico, al quale tutti i suoi eletti erano soggetti.
    Io sono d’accordo su questo e sull’introduzione del codice etico in tutti i partiti (me ne sono occupato anche durante la mia vita lavorativa in aziende importanti). Attenzione, però; questa iniziativa serve a poco se a monte non si moralizza la campagna elettorale. Non si possono promettere mari e monti e quindi cose irrealizzabili agli elettori, sostanzialmente imbrogliandoli, per poi affermare di seguire un codice etico; è un controsenso. Sarebbe come dire: “prima si imbroglia e poi non si ruba”!
    E’ un assurdo. Così non va bene.

    Chiedo a Paolo Liguori di occuparsi di questo argomento in una prossima puntata di “Fatti e Misfatti”.

    Dobbiamo moralizzare la campagna elettorale; dobbiamo avere un codice etico della campagna elettorale.

    Grazie, saluti e complimenti per la vostra trasmissione.

    Francesco Lazzeri

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