Una risposta a “Puntata del 28 giugno

  1. Egregio Direttore Liguori,
    Il CF De Falco e l’avv. Fogliani hanno inquadrato bene la situazione.
    Il comandante giustamente è responsabile della sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio. E’ anche però suo dovere osservare le leggi e le disposizioni emanate dallo Stato in cui la nave sotto il suo comando è diretta nonchè osservare le norme del comandante del porto. Sono elementi di diritto fondamentali che vengono insegnati negli Istituti Nautici negli ultimi due anni, ripetuti ulteriormente nei corsi postdiploma e materia d’esame per il conseguimento di titolo di ufficiale di navigazione e anche per i successivi e gradi superiori nella gerarchia di bordo.
    Non penso quindi che il comandante Rackete sia una sprovveduta, ritengo abbia agito consapevolmente e mi auguro che sappia che in caso di problemi giudiziari in qualunque stato rivierasco, anche se si dovessero risolvere favorevolmente, avrà difficoltà a trovare futuri impieghi a bordo (semprechè voglia continuare la carriera mercantile).
    Gli ultimi sviluppi sono decisamente negativi.

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