Dai misteri del caso Marò, all’eroe jihadista genovese

Non se parla quasi più, ma in India ci sono due fucilieri del Reggimento San Marco – Massimiliani La Torre e Massimo Girone – che rischiano di non tornare a casa. Comincia così un’interessante inchiesta che il giornalista del Sole 24 Ore Claudio Gatti ha svolto esaminando le carte dell’inchiesta ufficiale, indiana e italiana, che finiranno nell’aula del processo. E dalle carte emergono molti elementi interessanti a discolpa dei due Marò italiani. Ne parliamo oggi con Claudio Gatti e Toni Capuozzo, che ha conosciuto in Irak Massimiliano La Torre e ha ricevuto da lui una lettera con richiesta di aiuto. Viviamo in un paese molto strano:  i due soldati ai quali abbiamo chiesta di garantire la sicurezza delle nostre navi e dei nostri commerci sono dimenticati da tutti, mentre i giornali di oggi sono pieni di notizie su Giuliano Delnevo il giovane genovese, convertito all’Islam, che è andato a combattere e morire con Al Quaeda contro Assad in Siria. “Sono orgoglioso di lui, è morto per le sue idee”, ha dichiarato il padre. E noi rispettiamo il suo affetto paterno. Ma ci viene spontanea la domanda:  e i nostri Marò? C’ é qualcuno orgoglioso di loro? Qualcuno li difende?