39 risposte a “Il caso Avetrana

  1. Sono assolutamente in accordo con quanto dichiatrato da Lei. E’ anche logico che il pubblico guarda questo anche perchè questo ti propinano su qualsiasi rete. grazie per aver indetto questo referendum

  2. direttore sono completamente daccordo con lei ci sono troppe persone mangiando alle spalle delle povere famiglie disperate che hanno perso un famigliare e sono obbligate a vedere tutti i giorni alla televisione persone che commentano fatti, ne inventano altri e continuano a speculare sopra queste tragedie, invogliando anche altri psicopati a farsi publicita…- visto che di ognuno di questi fatti vergognosi se parla sporporzionatamente tanto….. BASTA!!!!!!

  3. brao liquori finalmente qualcuno ha preso in mano la situazione,ormai ci sono programmi che vivono solo di questi casi….

  4. Gentile Dott. Liguori la sto seguento in diretta a pomeriggio 5. Prontamente Le rispodo approvando in pieno quello che ha appena detto..BASTA NON SE NE PUO’ PIU’ DELLA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLE NOTIZIE… …ormai comE ha detto mia figlia meglio vedere un film d’orrore almeno si sa che è finzione!!!!Buon lavoro.Mara

  5. caro direttore il fatto non è LA SPETTACOLARIZZAZIONE del caso della povera Sarah Scazzi ma è come lei ha reagito nei confronti di FRANCESCA CENCI una brava giornalista e a mio parere doveva avere le sue scuse!Per quanto riguarda l’intervista di Ilaria Cavo a Michele Misseri dopo la scarcerazione c’era anche la sua collega Maria (non ricordo il cognome)della Stampa ospite oggi con lei in collegamento a Pomeriggio 5 non ha speso una parola per lei che in TUTTE le trasmissioni difende Sabrina quello non è spettacolarizzazione??HA DETTO CHE TANTE PERSONE SONO DACCORDO CON LEI…beh io NO!

  6. ma perchè non la smettete di parlare di questo caso?Forse non avete altro da proporci……………
    e basta su,parlate di qualcosaltro.Saluti nino

  7. Io ho una figlia di 13 anni e da quando è morta Sarah Scazzi tutto quello che è stato detto in televisione mi ha portato ad avere orrore del prossimo e la scena della corda al collo di Michele Misseri mi fa pensare che ne sarà dei nostri figli in un mondo dove si ha paura di tutti e quindi chiedo e sono d’accordo con lei su tutto.

  8. Perfettamente d’accordo col direttore. Non ne possiamo più…. E’ inutile scandalizzarci del turismo dell’orrore, delle persone che si recano alla villetta di Via Deledda… i giornalisti tv ci obbligano a diventare “guardoni” di tutte queste tristi vicende…..

  9. Carissimo Dott. Liguori sono perfettamente in sintonia con le riflessioni che lei ha fatto sul caso Avetrana…Innanzitutto mi presento:mi chiamo filomena ho 33 anni e le scrivo dalla provincia di macerata.Sono un’attenta ascoltrice e seguo tutte le trasmissioni in generale,soprattutto quelle mediaset perche’ adottano secondo me un linguaggio piu’ comune e vicino alle persone che da casa ascoltano. Le dicevo prima che anch’io credo che l’omicidio della piccola sarah sia stato troppo spettacorarizzato in quest’ultimo periodo,credo soprattutto che ci si e’ allontanati dal tema principale che e’ appunto la scomparsa di una piccola ragazzina ammazzata in un modo atroce per dedicarsi di piu’ al profilo psicologico di tutte le persone tirate in causa in questa vicenda.Credo che la professionalita’ e le regole del vostro mestiere nn vadano mai messe da parte ….entrare troppo in confidenza con le persone..qualsiasi esse siano.. puo’ in certi casi fa perdere di vista il tema principale di questa vicenda, cioe’ trovare il vero assassino.Per cui anch’io credo che in onda su tutte le reti, rai o mediaset dovrebbero andare solo notizie utili alla vicenda e che quindi vadano di pari passo con cio’ che dice la magistratura..La ringrazio per avermi dato la possibilita’ di dire la mia.e complimenti per il modo e l’educazione che adotta per relazionarsi con gli altri.sperando in una sua risposta invio miei piu’ cordiali saluti.FILOMENA

  10. Gentilissimo Direttore,
    son pienamente d’accordo sull’inopportunità di continuare a parlare in televisione del delitto di Sarah Scazzi…come bene ha detto Lei nel programma della d’Urso, il tristissimo argomento è diventato solo spettacolo!!!
    La povera Sarah, dopo una morte così orrenda, meriterebbe un pò di Pace, così come la madre, la signora Scazzi, ha bisogno, ormai, di un po’ di silenzio e di tranquiliità lontano da curiosità morbose. Basta anche con espressioni del tipo: Mamma Concetta… Per cui io dico BASTA!!!

    La saluto cordialmente

    Elisabetta Vetere

  11. Direttore hai perfettamente ragione, ma con questa classe di giornalisti che possiamo aspettarci “la spettacolarizzazione” dei fatti è diventata una moda.Basta poi vedere quello che fanno e dicono i vari Santoro….

  12. Gentile Dr.Liguori, ho appena visto che Lei era presente alla trasmissione ‘Pomeriggio 5′ di Barbara D’Urso e devo dire di condividere in pieno al 100% le Sue opinioni. Non è moralmente possibile vedere ogni giorno interviste dei parenti di Sara, di gente che addirittura va ad Avetrana esclusivamente per vedere per curiosità la casa dove si sarebbe compiuto un così orribile delitto. Non capisco perché certi giornalisti amino far vedere interviste dove le persone si accusano a vicenda o dove si parli di dettagli crudi, come in che modo sia morta Sara, quando neppure i Ris sembrano saperlo. Penso che sia compito della magistratura indagare e non del giornalismo, purtroppo questa vicenda si è trasformata in un reality ed è come se in questo modo si fosse sminuita una vicenda triste. Ho visto una intervista di Valentina in cui addirittura dice che insomma può capitare a chiunque anche a un genitore di uccidere un figlio. Questa intervista chi l’ha trasmessa poteva risparmiarsela, non è bello sentire qualcuno dire che uccidere un familiare può capitare a chiunque, non è una cosa normale.E’ ora di finirla!!!
    Cordiali saluti,
    Isabella

  13. Salve Dr. Liguori, scrivo qui perchè vedo che ancora qui non ci sono commenti rispetto a Facebook dove invece sono tanti e magari nel mucchio non verrei letto… Ma lo aggiungerò anche li…

    Sono Stefano dalla provincia di Genova.
    Devo premettere che io ho seguito e cerco di seguire tutti i programmi che parlano di Sarah… Si, ho detto di Sarah, non mi piace dire “del caso di Avetrana”, perchè è proprio questo il punto… Magari lei ha pure ragione su tante cose, ci sarà pure la spettacolarizzazione ed essa a volte esagera…

    Però io voglio bene a Sarah in un modo che dall’esterno si fatica ad immaginare, pur non avendola conosciuta di persona e ritengo che da ogni cosa negativa si può trarre qualcosa di buono… Se questa attenzione ci porta e ci ha portato (almeno per me è così) e nustrire per Sarah un affetto particolare e un amore forte, io dico che ne è valsa la pena…
    Io posso solo dire che quando ascolto Avril Lavigne, la mia cantante preferita, come per Sarah, mi commuovo e Sarah è sempre nei miei pensieri…

    Parlare di questa vicenda avrà anche dei lati negativi, ma se ha anche portato a tanto affetto verso Sarah, allora ha fatto una cosa meravigliosa che non ha valore e non c’è scoop che possa lontanamente avere altrettanto valore…

    Parlare solo delle indagini?

    Troppo freddo… E di Sarah? Dei suoi sogni, dei suoi sentimenti verso Ivano, verso le sue amiche Francesca e Maria, verso la stessa Sabrina che colpevole o meno, per Sarah è una persona importante comunque, di questo non si parla?

    Sarah aveva scritto: voglio diventare famosa.
    In questa tragedia noi sentiamo tutta la nostra impotenza (anche se i miei sentimenti ardono di speranza mai come in questo caso, ma qui si entra in campo metafisico), ma voi della televisione avete un pizzico di impotenza in meno, voi avete il potere di far si che di Sarah nessuno si dimentichi mai e non è poco. Il modo in cui lo potete fare è parlare di lei…

    Non vogliamo più parlare dei Missseri e collaborare alle loro difese processuali?

    Mi sta benissimo, nulla da dire…

    Parliamo di Sarah, non aspetto altro, anzi, ogni volta che ho guardato una trasmissione su Sarah, trasmessa su qualunque canale, non è stato certo per vedere il profilo psicologico amatoriale sui Misseri, è stato per sentir parlare di Sarah ed emozionarmi per lei.

    Emozionarsi è giusto, anzi, sarebbe incredibile non emozionarsi in questo caso. Certo, non voglio le emozioni negative che mi suscitano le ricostruzioni di Michele, io cerco le emozioni positive che mi da sentire parlare di Sarah, una persona per me ora importante, a prescindere dalla conoscenza o meno, queste cose vanno ben oltre…

    Io quindi ho votato No al soldaggio, ma non perchè non sia daccordo, solo perchè non vorrei che focalizzandosi solo sulla cronaca giudiziaria poi ci si dimenticasse di Sarah, una cosa che mi fa terrore, perchè noi in questa realtà (io credo nei mondi paralleli) non le possiamo dare altro che ricordo, affetto e per chi è religioso in senso tradizionale, preghiera…

    Grazie.

  14. Carissimo Signor Paolo, ha ragione di battersi per difendere quello che é il vero giornalismo e non la messa in scena con più protagonisti possibili.
    Sono una telespettatrice dalla Svizzera e le giuro che ne abbiamo abbastanza di vedere e sentire sempre le stesse cose spcialmente sul caso SARA, ma che lasciassero lavorare in pace e nella discrezione gli addetti ai lavori e non tutti questi sciacalli che pur di avere un po più di pubblicità se le inventano tutte.
    Sono molto delusa della signora Barbara d’Urso, specialmente quando si é presentata con la lettera della fidanzata del cosidetto “DIO”. ma siamo proprio stufi, quì lo chiamano un “FEUILLETON” cioé film a puntate e mi sembra che alcuni giornalisti fanno a gara a chi ne può raccontare di più e si ricomincia a mandare in onda sempre le stesse immagini.
    Ma non pensano questi signori che per la mamma Concetta é una ferita che le si apre ogni qualvolta loro mandano in onda questo feuilleton? la stanno distruggendo solo imponendole ogni giorno anzi più volte al giorno quelle immagini .
    Io a nome di altri connazionali italiani residenti in Svizzera, mi congratulo con lei signor Liquori per la dura battaglia che sta conducendo anche a costo di farsi tanti nemici, ma é giusto che qualcuno batta una volta per tutte i pugni sul tavolo per dire BASTA. e noi la sosterremo . BRAVO!!
    Anita

  15. Caro Direttore,
    condivido il suo pensiero che i giornalisti debbano registrare i fatti e vigilare sull’operato della magistratura.A proposito di cio’ vi e’ una notizia da me appresa ascoltando la voce del sig.Misseri registrata alla sua prima confessione e della quale non ho sentito alcuna menzione da parte di nessun giornalista:durante il suo primo interrogatorio il sig.Misseri dichiara che la sera stessa della scomparsa di Sara si e’ fatto aiutare (oppure ha aiutato) dalla figlia Sabrina nella ricerca della sim del telefono di Sara facendo scopare il pavimento del famoso garage a Sabina in quanto a suo dire lo stesso era coperto da uno strato di polvere.Tale ammissione “dimostrerebbe” quindi quantomeno la conoscenza del delitto da parte di Sabina gia’dal primo giorno della scomparsa di Sara.Lei ricorda tale confessione?in ogni caso e’sicuramente rintracciabile;ma come mai nessun giornalista ha mai fatto alcun accenno ad una cosi’importante ammissione?
    Con stima,
    Marcello Vizzinisi

  16. vedere tutte queste interviste a i personaggi di Avetrana e soprettutto quella ultima a Michele Misseri è semplicemente VERGOGNOSO nn fa onore a chi l’ha fatta e a chi l’ha trasmessa .Vogliamo solo informazioni nn telecronache dell’orrore.

  17. Egr. Direttore mi chiamo Alexia Da Sacco sono una studentessa che si sta per laureare in Scienze e tecnologie della comunicazione.che aspira a diventare una giornalista..Essendo questo il mio campo di studio..mi interessa molto ascoltare i dibattiti che si tengono soprattutto in televisione riguardanti i casi di cronaca..con conseguente idee degli opinionisti- giornalisti. Oggi per l appunto mi sono imbattuta nella trasmissione della conduttrice Barbara D’urso..dove era ospite in cui esponeva le sue ragioni per convalidare la sua tesi circa l eccessiva spettacolarizzazione delle notizie…se per certi versi sono d’accordo con lei.per altri ne sono contraria.A mio parere viviamo in un epoca in cui la spettacolarizzazione e all ordine del giorno..in cui se la gente afferma da un lato che sia eccessiva o ostentata a limiti elevati..dall altra e lo stesso pubblico che la richiede..sia perche interessato a sapere piu cos,e essere informati su tutto..sia perche siamo attratti da cio..siamo curiosi di natura..programmi come l’Arena..Porta a Porta..ma anche programmi mediaset come Quatro Grado. Ect ect sono programmi che hanno un audience elevato..perche sono seguiti..quindi se da un lato le do ragione perche a volte e davvero troppo..vengono usati modellini che raffigurano la scena del crimine..vengono chiamati criminologi..psicologi.psichiatri..e quant’altro..dall altro se proprio vogliamo parlare di colpa be possiamo fare un cinquanta e cinquanta dato che sono le stesse persone che la applaudono dandole ragione..a portare i fiori sul luogo del ritrovamento..in questo caso essendo Avetrana l’ esempio..se ben ricorda hanno dovuto chiudere la strada perche si era venuta a creare una sorta di pellegrinaggio per vedere il luogo dove la povera Sara era stata uccisa.quindi credo che non solo i giornalisti..o quanto meno il loro modo di riportare le notizie sia la causa principale..ma sia una sorta di circolo vizioso partendo dalla giustizia che con i suoi processi spettacolo ha dato inizio a una catena irrefrenabile di spettacolarizzazione..al pubblico..che e avido di notizie di sapere cosa ha fatto Ivano..cosa dice Sabrina..cosa dice Michele…segue assiduamente i programmi con le suddette interviste,anche ripetute che lei critica cercando di capire cosa prova la mamma della vittima o come afferma lei cercando di delinearle un profilo psicologico…credo che tutto cio sia legato al mondo in cui viviamo..e da cio che siamo circondati…trasformandoci in cannibali dell informazione. Colgo l occasione per porle Cordiali saluti

    Alexia Da Sacco

  18. Dott. Liguori, ho seguito in questi giorni il suo intervento a proposito dell’eccesso di spettacolarizzazione di casi di cronaca nera che da un po’ di mesi tutte le reti televisive, senza alcuna eccezione, stanno trasmettendo.
    Trovandomi da mersi per causa di forza maggiore a casa ho seguito i vari casi.
    Le premetto che in primo luogo, come lei ha detto, trovo anche una mancanza di rispetto l’appellare le persone come viene fatto da conduttori e giornalisti.
    Capisco che siamo nel 2011 ma dare del lei alle persone è così antiquato?
    Invece vedo in tv sospettati, imputati, vittime, testimoni che non hanno cognome, sono Carmela, Concetta, Rosa, Salvatore, zio Ciccino, come fossero persone conosciute.
    In queste trasmissioni, ripeto sia Rai che Mediaset, poi si sono visti esperti che hanno detto di tutto e il contrario di tutto. Capisco che gli spazi vanno riempiti ma le stesse cose dette una, due, dieci volte ma cosa cambiano?
    Poi quello che ho visto di sconcio sono state le critiche a parenti di vittime che non volevano stare al massacro mediatico, dicendo che così facendo non permettevano alla stampa di fare il proprio lavoro che avrebbe anche aiutato le indagini.
    Mia madre mi raccontava che un tempo, senza televisione, la gente seguiva i processi attraverso la stampa e potendo andando al Tribunale; oggi siamo alla stampa che oltre che i processi fa anche le indagini!
    Una cosa vorrei dire della sua ospite Sig.ra D’Urso e cioè che il giorno dopo del ritrovamento del corpo della povera Sara Scazzi, nel suo programma c’era un tale che diceva di poter parlare con i morti. La cosa mi diede molto fastidio.
    Per concludere, ma ce ne sarebbe da dire, una riflessione.
    A me sembra che tutto questo si sia scatenato la sera del ritrovamento del corpo di Sara Scazzi in diretta, con la madre in collegamento.
    La mia sensazione è che tra le varie trasmissioni si sia innescato un meccanismo di invidia e simulazione e poi dopo poche settimane la scomparsa della povera Iara Gambirasio ha fatto deflagare il nuovo genere: il noir reality.
    Grazie per l’attenzione

  19. con la scusa del “dare la notizia” si riempiono spazi che resterebbero vuoti.
    la notizia è gia’ stata data da tempo: la morte di sarah. la sola notizia che ancora mi aspetto sul caso è quella della sentenza.nient’altro. tutto quello ci sta in mezzo a me non interessa e non capisco a chi possa interessare e a chi possa servire.
    a chierire l’idea su cosa? a questo punto tutti possono dire tutto ma questo non è “dare la notizia”. non leggo e non seguo il caso. stavolta sono d’accordo con liguori.e il pericolo è davvero quello che tutto si trasformi in un reality. con un “preferito” del “pubblico” per il quale tifare.
    grazie x lo spazio.
    michele da cremona.

  20. Caro direttore, sono Maria Luce 32 anni della provincia di Lecce, le scrivo per ringraziarla per l’intervento fatto a pomeriggio 5. Sa ricordo ancora oggi una lezione delle elementari, in cui la mia cara maestra, nell’intento di insegnarci i vari stili di scrittura parlando del giornalismo impresse nella mia mente l’idea che un giornalista DEVE ESSERE IMPARZIALE E RIPORTARE LE NOTIZIE COSI’ COME SONO SENZA ESSERE INFLUENZATO E SENZA INFLUENZARE CHI LEGGE UNA NOTIZIA. Bene da allora sono passati più di vent’anni e le cose sembrano essere davvero cambiate, forse è cambiata l’etica del giornalismo che sembra essere più vicina a quella del MERCATO DELL’INFORMAZIONE governato dall’unica regola degli ascolti, piuttosto che da quella della Verità. Verità che a mio parere può stabilire in un paese civile e democratico solo la Giustizia in cui credo e voglio credere fermamente nonostante a volte faccia degli errori. Quello che e accaduto da Avetrana in poi mi lascia sconcertata come persona , come mamma , e come telespettatrice, perchè in un modo o nell’altro la pseudoinformazione ci ha tenuto incollati alla TV a seguire morbosamente e quasi in tempo reale le vicende come in un qualsiasi Grande Fratello in cui ogni tanto i protagonisti si “confidavano” con un giornalista sempre pronto a riprendere ed intervistare. Poi spuntano videointerrogatori in un garage, deposizionie e versioni che non fanno altro che confondere e portano tutti ad improvvisarsi Investigatori.
    Non è vero che chi vuole Può cambiare canale, perchè anche in questo caso sulle varie reti si parla e si propone sempre la Stessa Macabra Informazione, con tanto di filmati, interviste, plastici e ricostruzioni in una continua lotta all’esclusiva e degli ascolti.
    ORA BASTA!!!!!!!! Smettiamo di dare voce e spettacolo a persone coinvolte in un Gravissimo ed Efferatissimo Delitto, che sfruttano la televisione a proprio comodo, per apparire come la vittima di turno; Basta con l’alimentare la morbosità di pochi e smettiamo di inculcare la morbosità nei Tanti che credono che Sarah (Yara, Melania) siano le vere vittime, che le loro Madri i loro Padri e parenti debbano essere Protetti.
    E giusto raccogliere le voci di tutti, ma dobbiamo distinguere quando ciò viene fatto per apparire, per dare una parvenza di innocenza, per distorcere, depistare ed allontanare dalla Verità.
    L’intervista al sig. Misseri Michele (per gli amici Zio Michele) è stata il culmine del decadimento del Giornalismo , quello Vero e Professionale, e il trionfo dell’Orrore in cui si passa sopra al dolore di una madre, pur di riproporre il momento in cui la sua piccola figlia e stata uccisa e occultata, davanti ai suoi occhi gonfi di lacrime e al suo cuore pieno di dolore senza neanche la certezza che sia andata davvero così……. ma chi l’ha mandata in onda o l’ha realizzata si rende minimamente conto del grave orrore di cui si è reso partecipe? I carabinieri che erano li in quel momento non potevano chiedere alla giornalista di uscire fuori visto il grande caos che il sig, Misseri ha causato fino ad oggi? Gli inquirenti non potrebbero in qualche modo impedire interviste varie per difendere la Verità che e l’unica cosa che possiamo e Dobbiamo Garantire alle Vittime e ai loro Parenti. Bene hanno fatto i genitori della piccola Yara a chiedere il silenzio stampa, per difendersi da scempi di cronaca e calpestamenti del proprio dolore, e bene farebbero i parenti di Melania Rea a fare altrettanto prima di mandare alla gogna un marito infedele ma forse innocente e per salvaguardare la piccola Vittoria che avrà tempo e modo di conoscere le vicende che le hanno strappato via la mamma.
    Insomma ho avuto piacere ad assistere ad una lezione di Giornalismo a pomeriggio 5, in cui un professionista si informa si documenta sulle certezze sui documenti e poi parla, senza cavalcare l’onda della notizia per accaparrare una fetta di pubblico in più, che non si lascia strumentalizzare dai protagonisti ma che soprattutto dimostra rispetto per il pubblico e per le Vittime..
    Con grande stima Maria Luce

  21. Gentile direttore Liguori,
    oggi casualmente (dico casualmente perchè dalla tragedia del piccolo Tommy mi da sempre più fastidio la pseudo informazione che molti giornalisti e conduttori ci propongono) ho visto il suo intervento al programma condotto da Barbara D’Urso.
    Le faccio i complimenti perchè finalmente qualcuno difende noi spettatori e si batte per una corretta informazione. Queste tragedie sono ormai trasformate in terribili show dove ognuno si permette di dire la propria opinione su fatti e personaggi che non conoscono. Ricordo bene il caso di una giornalista che dopo aver “sparlato” su di Sarah Scazzi, ha chiesto scusa pubblicamente con una patetica lettera come se volesse mettersi in mostra una volta più per la sua finta bontà.
    Tutti diventano inqurenti, tutti si permettono di andare oltre il loro mestiere.
    Appoggio pienamente il suo referendum, mi auguro che l’informazione torni a fare informazione e non pettegolezzi.
    La ringrazio per essere uno dei pochi rimasti a battersi per la correttezza senza ipocrisia.
    Con stima e gratitudine

  22. Buonasera Direttore,sono una assidua spettatrice da casa delle reti mediaset ,era ora che qualcuno prendesse delle serie decisioni riguardo il fatto di Avetrana, sono disgustata dell’intervista di ILARIA CAVO a Michele Misseri non avrebbe dovuto permettere che facesse vedere a tutta l’italia come ha calato nel pozzo la piccola Sara quella corda, le modalita che descriveva sono state abberranti più vergogna di cosi si muore. Anch’io come tanti seguo tutti i programmi di questi casi insoluti ma solo per essere informata del lavoro degli investigatori non come loro per la sete di ascolti che hanno.Non riesco a capire e quanto costano questi giornalisti da dieci mesi ad Avetrana.Penso sempre alla signora Concetta mamma di Sara come fa a sopravvivere a questo scempio televisivo. Hanno fatto bene i signori Gambirasio .Grazie direttore per avermi fatto esprimere la mia opinione.Io e la mia calabria la salutiamo caramente

  23. Buongiorno Direttore. Le scrivo solo per dimostrare tutta la mia solidarietà nei suoi confronti per la sua forte dichiarazione a Pomeriggio 5. Personalmente sono d’accordo con Lei su tutto. Anzi, vorrei anche far notare che TUTTI i giornalisti si presentano ai nostri occhi come li ha descritti Lei, sia che si parli di Mediaset, Rai, La7 o altro. Mi sembra di aver inteso dalla D’Urso che i “suoi” invece sono corretti e non rientrano in quella schiera di cronisti da Lei citati; invece noi a casa vediamo tutto l’opposto. Stanno diventando tutti dei personaggini; sia le figure di Avetrana presenti in questo giallo ke i cronisti stessi i quali dovrebbero soltanto limitarsi a riportare dei fatti senza auto insignirsi della carica di avvocati, psicologi e portavoce (come afferma la D’Urso). Non ne possiamo più di vedere intere trasmissioni tv dedicate alle dichiarazioni fatte dal vicino di casa, dal fiorista ke fa il songo che poi non sa se è la realtà, di Ivano ke dice di essere schivo e timido poi si divide tra le varie trasmissioni, delle cugine di Misseri che piagnucolano in tv come a recitare in una patetica sceneggiata napoletana (e siamo in Puglia!). Ma di cosa stiamo parlando? Chiediamo solo rispetto per la nostra intelligenza in quanto telespettatori dotati di telecomando (per fortuna) e soprattutto rispetto per Sara che aspetta ancora giustizia, la quale per colpa di scene di protagonismo oramai smascherate e davvero insopportabili, non arriva ancora! La saluto e La ringrazio per l’attenzione. Olivia

  24. Al mio post di ieri (non ancora pubblicato) aggiungo un ulteriore commento fatto anche sulla pagina di Facebook:

    Però non si può mettere sullo stesso piano la mimica agghiacciante di Michele con Ivano che parla di Sarah e ci racconta qualcosa di lei… Sbagliate a dire che non si deve parlare di Avetrana, anzi, avete ragione, si deve parlare di Sarah… Andatevi a vedere la puntata di Italia Uno Live di Novembre: “Sarah tre mesi dopo” e vedrete la differenza… Li si parla di Sarah, dei suoi sogni, delle sue passioni, vengono intervistati gli amici, comprese Francesca e Maria, le sue migliori amiche… Quello è un bel parlare di Sarah e credo siate tutti daccordo in quanto in molti dite: “Non ci si deve dimenticare di Sarah” ed è ciò che intendo… Quindi concordo con il parlare delle indagini, ma anche di Sarah e se Ivano vuole raccontare qualcosa di lei è ben accetto…

  25. Grazie del suo intervento sulla vicenda Dott. Liguori. Non solo perchè tarantina di nascita e brindisina d’adozione, mi sento particolarmente toccata da questa vicenda, ma perchè fino a qualche anno fa nel mio piccolo ho praticato il mestiere di giornalista ( pubblicista) . L’ho fatto per quindici anni per tv locali e con grandi sacrifici fino a quando, diventata bis mamma, ho dovuto gettare la spugna. Ora mi definisco blogger e lo dico con orgoglio e ne sono sempre più convinta dopo questi spettacolini che siamo costretti a vedere in tv. Da spettattrice mi sento maltrattata , anzi, trattata al pari di quell’esigua percentuale di personaggi squallidi amanti del turismo dell’orrore. Ma gli italiani che hanno semplicemente voglia di verità e giustizia sono molti di più, basterebbe frequentare la rete per comprenderlo. La ringrazio per questa sua presa di posizione e perchè si batte per far comprendere meglio come dovrebbe comportarsi eticamente un operatore dell’informazione che ha una grandissima responsabilità. Il punto è questo, se dovessi spiegare oggi come oggi qual è il compito di un giornalista io non saprei più cosa rispondere…

  26. Direttore buongiorno, sono pienamente d’accordo con lei sul bisogno estremo di un po’ di silenzio, per disintossicarci si, ma anche per un atteggiamento più adeguato, di dignità, verso chi non c’è più. Grazie per essersi espresso su ciò che noi si pensa.

  27. Egregio Direttore, concordo al 100% su quanto da Lei espresso circa l’esasperata mania di protagonismo di taluni personaggi coinvolti nel caso di Avetrana e nella scarsa professionalita’ di alcuni giornalisti nel proporsi quali portavoce di tali soggetti. E’ indubbio che ormai la spettacolarizzazione ha sepolto la ricerca della verita’ a scapito della ricerca del gossip e degli indici di ascolto.
    Vorrei aggiungere alcune riflessioni. L’arresto di Cosima, come da Lei gia’ detto, e’ stato sicuramente un colpo di teatro, il cui unico scopo era quello di fare pressioni sulla figlia Sabrina e su Michele affinche’ dicessero tutta la verita’, ma non solo: l’arresto e’ servito anche per allontanare Cosima dalla casa, riempirla di microspie in vista della scarcerazione di Michele, nella speranza che qualche intercettazione ambientale tradisca Michele Misseri.
    Circa le prove “schiaccianti” della presenza di Cosima nella cantina, individuata grazie alla cella agganciata dal suo cellulare, e’ evidente che trattasi di un BLUFF… anche il piu’ sprovveduto degli avvocati difensori potrebbe scagionare Cosima poiche’ la presenza del suo cellulare sul luogo del delitto non implica necessariamente la presenza di Cosima in quel luogo. Sabrina potrebbe aver avuto in tasca il cellulare di sua madre, per esempio.
    Infine, circa il movente: Si e’ parlato di eredita’…. si e’ parlato di invidia dei Misseri… percio’ mi chiedo se il movente non sia un tentativo di sequestro premeditato a scopo di estorsione con soppressione della ragazza rapita. Il movente della gelosia mi sembra piuttosto labile…
    Questa ipotesi spiegherebbe il perche’ Sabrina dopo 10 minuti che aspettava Sara in compagnia della sua amica ha detto : “L’hanno presa, l’hanno presa…” forse per spingere le indagini nella direzione di un sequestro…
    un cordiale saluto
    dott. francesco raimondi

  28. Sono perfettamente d’accordo con la sua opinione è ora che i giornalisti parlino di cronaca senza cercare a tutti i costi interviste stappalacrime o di peggio innocentisti e colpevolisti lasciamo lavorare la magistratura e non pensiamo di fare giustizia con i giornali o la televisione.
    La signora D’Urso è ora che la smetta di fare vedere queste interviste

  29. Vorrei dire al Dott. Paolo Liguori che, pur condividendo in parte le sue idee relative al caso di Avetrana, mi sembra che la polemica che sta portando avanti nella trasmissione di Barbara D’urso stia diventando anch’essa un reality e uno spettacolo di cattivo gusto per tutti i telespettatori che lui invece difende così tanto.

  30. Egregio Dott. Liguori.
    L’ammiro molto e La stimo per la passione che Lei mette nei suoi interventi.
    Nel caso specifico, cioè del suo invito ad una sorta di silenzio stampa sul caso di Avetrana, ho però delle perplessità.
    Prima di tutto l’invito giunge irreparabilmente tardi, quando ormai l’opinione dei più si è formata e si è formata in senso colpevolista. Parlo soprattutto di Sabrina Misseri di cui è stato fatto ampio scempio su tutti i giornali e le reti tv per mesi e mesi, anche attraverso calunnie, commenti gratuiti ed insulti, oltre alla pubblicazione di particolari falsi o di intere notizie inventate di sana pianta.
    Io temo che per molti l’ “entusiastica” adesione al suo invito sia molto pelosa.
    Evidentemente ci sono tra loro moltissimi colpevolisti, che giudicano ormai il caso risolto, con la condanna definitiva di Sabrina e Cosima Misseri.
    Sono sicuro che a Lei ed a molti avrà provocato una genuina repulsione quella scena di Michele Misseri che mimava lo strangolamento e il modo con cui la povera Sarah era stata calata nel pozzo DA LUI.
    Ma non si può eliminare il dubbio che a moltissimi beceri colpevolisti la scena incriminata abbia dato fastidio, soprattutto perché va contro la loro convinzione che a strangolare la povera Sarah sia stata Sabrina Misseri.
    Lei sicuramente non ignora che la trasmissione “Chi l’ha visto?”, pure per molti versi seria e rigorosa, ha mandato in onda a più riprese dei disegni in cui si raffigura Sabrina che strangola la cuginetta. Non mi pare che in proposito ci sia mai stata una levata di scudi.
    Un’altra cosa mi ha colpito. Lei rivolgendosi alla platea televisiva ha detto alla SIGNORA Cosima: “Sono sicuro che Lei è innocente e presto uscirà”. Ma contemporaneamente ha anche detto che invece può darsi che ci siano elementi contro Sabrina. Ebbene non mi spiego lei in base a che cosa differenzia le due posizioni. E’ evidente che se Cosima è innocente, come anch’io sono convinto, è innocente anche Sabrina.
    Per molti, me compreso, quello che attira l’attenzione sull’avvenimento, è il fatto di assistere ad un’evidente caso di mala giustizia.
    Lei stesso disse che la vicenda era risolto il 6 ottobre scorso, quando il capo della procura annunciò UFFICIALMENTE in conferenza stampa che le indagini erano chiuse al 99%.
    Da allora sono passati otto mesi e siamo ancora in alto mare…
    Con molti cordiali saluti e con stima.

    Giacomo

  31. Egregio Dott. Liquori, Lei commenta sempre che il caso Avetrana, cioè purtroppo della piccola Sarah, sia ora di finirla in tv, ma invece di andarci comunque non può fare in modo che non si parli più facendo qualcosa di concreto?
    Scusandomi del mio sfogo, le invio cordiali saluti.

  32. a volte la verita’ e’ sotto i nostri occhi ma noi abbiamo piacere di cercare oltre come se la vita degli altri fosse un triller intrigato ed emozionante. michele ci ha fatto ritrovare il telefonino e il corpo di sara questo e’ un fatto.adesso dice di essere colpevole perche non dovrebbe essere cosi’.io non penso che una ragazza di22anni dopo aver ucciso la cugina si mettesse a parlare con i giornalisti con quella disinvoltura piuttosto si sarebbe chiusa in casa e non avrebbe parlato con nessuno. non c’e’ gusto per l’opinione pubblica pensare michele come assassino e’ troppo semplice. e’ una cattiveria troppo grande tenere sabrina e la sua mamma in prigione senza prove certe, poi le vittime sono 3

  33. Concordo pienamente con il suo pensiero e, ritengo del tutto oltraggioso lasciare che il Sig. Misseri parli e minacci liberamente di suicidarsi sulla tomba della povera Sarah. La famiglia di Sarah non ha sofferto abbastanza? è ripugnante sentire incessantemente questo ritornello di bugie. Richiudeteli tutti e tre in quanto in un modo o nell’altro ne sono coinvolti e, non fateli sentire delle “star” con inutili interviste e mimiche assurde!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  34. non se ne puo’ piu’ di sentire parlare ancora di questa tragedia,di vedere lo zio in giardino che taglia l erba e tutto assurdo….perche ogni tanto non si parla della gente che non riesce ad arrivare a fine mese,dei commercianti come me che ogni giorno arriva la chiamata dalla banca perche si e sotto e non concedono un fido e non ti lasciano respirare…………perche non si parla dei calciatori super pagati delle modelle super pagate e delle persone che invece si fanno un culo enorme x poi arrivare a fine mese e non riuscire a mettere da parte niente!!!!!!!! perche non parliamo della pubblicita’ della vodafone dove ce la famiglia totti che e strapiena di soldi perche non mettiamo gente normale a fare le pubblicita’……perche i soldi vanno sempre dove ce ne sono gia’ tantissimi,,perche e cosi’ difficile comprare una casa,,e quando muore una persona a te cara oltre al dolore ti fanno pagare una marea di soldi x i funerali…..questa e l italia chi troppo chi niente…non se ne puo’ piu’ aiutate le persone in difficolta’ invece di pensare alle tragedie che come regola dovrebbe occuparsene la giustizia……..a volte basta un piccolo gesto da persone che guadagnano tanti soldi magari ad aiutare un piccolo imprenditore a non fallire e anon essere costretto a licenziare dipendenti oppure aiutare quelle famiglia che tante volte non possono permettersi di portare i loro bambini al mare………cara barbara d urso questi sono i problemi non invitare 4 idioti del grande fratello per sentire le loro stronzate!!!!!!!!!! parliamo delle pensioni degli anziani,fanno ridere paragonate a quelle dei politici,,quante cose ci sarebbero da dire ma voi vi fermate ad avetrana!! mi chiedo se un giorno l italia cambiera’ e se un giorno i sacrifici verranno ripagati…chissa’!!!!!!!!!!!!!!

  35. Dott. Liguori, per molti versi sulla faccenda di Avetrana sono dalla sua parte, ma per altri, mi permetta no non lo sono. la settima scora a pomeriggio 5 c’è stata una sua affermazione a mio parere, inopportuna. Quando lei, rivolgendosi a Cosima, l’ha tranquillizzata dicendole che presto l’avrebbero messa fuori con tanto di scuse, perchè lei avendo letto le carte ha visto che non c’è in esse, nulla contro Cosima. Infatti lei ha poi ribadito, che Cosima è stata arrestata per fare pressione sulla figlia Sabrina.
    Questo non anche quella spettacolarizzazione, che lei, sempre a pomeriggio 5 ha rimproverato.
    Ammesso che sia vera, la strategia che lei accusa, usata dagli inquirenti, era proprio il caso di sbandierarlo ai quattro venti, magari mettendo in pericolo il prosieguo delle indagini e l’attività della Procura. Con che diritto lo ha fatto? E’ lei un avvocanto, un giudice, un procuratore? Se è possibile, gradirei una risposta. Grazie! Ribadisco per tante cose condivido il suo pensiero, ma ciò non toglie che in questo caso, caro Sig. Direttore lei ha agito scorrettamente. Saluti

  36. Il prof. Coppi credo debba rassegnarsi. Remissione nei processi: Suprema Corte di Cassazione, Sezioni Unite Penali, sentenza n.13687/2003. (Presidente: N. Marvulli; Relatore: M. Battisti)
    Le sezioni Riunite hanno già respinto:”“…in nessun caso possono essere prese in considerazione le campagne di stampa, posto che, in presenza di fatti che abbiano risonanza nazionale.. vengono meno quelle gravi situazioni locali che sono richieste dall’art. 45 c.p.p., venendo a trovarsi sostanzialmente ogni giudice della Repubblica in una situazione di potenziale condizionamento, non suscettibile, pertanto, di eliminazione” e sulle esternazioni continua” Per quel che riguarda, in particolare, le pubbliche manifestazioni è ricorrente il principio che le pubbliche manifestazioni, anche se riprese dalla stampa, di sostegno alle tesi accusatorie, pur se possono attestare l’esistenza di prese di posizione locali aspre e vivaci, costituiscono una forma di espressione della libertà di pensiero..(Cass., 17 marzo 2000, Panella; 9 gennaio 1996, Farassino; 25 ottobre 1995, Gullotti)”
    Fonte: http://www.diritto.it/osservatori/giustizia_costituzione/ver_giustizia/mag_soc11.html#

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