Ma serve davvero una banca alla Chiesa?

A giudicare dai guai che arrivano dalla gestione dello Ior, è lecito chiedersi se davvero la Chiesa ha bisogno di una banca propria. Il direttore generale dello Ior, intervistato da Fabio Marchese Ragona ( potete leggere sul suo blog l’intervista integrale) ha risposto a questa domanda che con una banca la Chiesa difende la propria indipendenza economica ed evita di finire in mano ad altri poteri finanziari. Ma , come si è visto in questi anni, il rischio si ripropone all’interno quando i potentati fanno il loro comodo con lo Ior. Il problema è talmente grave che Papa Francesco per la prima volta nella storia ha deciso di collaborare con l’autorità giudiziaria , senza invocare le prerogative previste dal Concordato. L’arresto di Nunzio Scarano è il segnale che la stessa Chiesa vuole fare pulizia all’interno dello Ior. Però, finire nel tritacarne della giustizia italiana equivale alla certezza di finire nel circo mediatico, per alimentare scandali veri e verosimili, per la gioia e il portafoglio di editori e autori spregiudicati.

2 risposte a “Ma serve davvero una banca alla Chiesa?

  1. Come tutte le organizzazioni mondiali, e la Chiesa lo é, essa ha bisogno di una banca propria,per l’ugual motivo menzionato da Fabio Marchese Ragona. L’Istituto per le Opere di Religione, quando fu istituito aveva il fine di operare i conti di una chiesa internazionale al fine una più razionale gestione delle risorse della stessa e delle opere che essa si prefiggeva di portare avanti nel mondo. Ma ,dal progetto originario, che lo stato Pontificio si era dato, i prelati preposti all’amministrazione della banca internazionale(IOR) hanno dato un indirizzo diverso , nel senso di una attenta diversificazione delle operazioni . Quello della gestione di grandi quantità di denaro che, saputi ,con diligenza, manovrare, avrebbe potuto incrementare le sostanze della chiesa ,soprattutto attraverso operazioni di alta strategia bancaria . Ma come spesso avviene il vil denaro è più potente di un diavolo che ,tante ne combina,ma altrettanto ne scopre e spesso s’impadronisce anche del soggetto più integerrimo.
    L’argomento d’ oggi del nostro discutere non è imperniato sul primo scandalo IOR. I lettori più avanti e di non tarda memoria, negli anni passati, ricorderanno dell’arcivescovo Marcincus … di Sindona … di Carli e dei frati neri. Ma questa,è tutt’altra storia?Voi direste. Non credo …. é un’altra puntata.
    Salvatore Casales tel. 3394648529

  2. Se in Italia la magistratura sia così solerte i divorzi sarebbero meno trammatici, meno morti, meno strage di famiglia, meno denaro speso per andare dietro ad una causa per l’uomo perdente.
    il caro Silvio, che nella vita è un soggetto allegro non ha capito quanto sia perfida la sinistra Italiana, il nostro Buon Craxi che ha combattuto contro la sintra che oggi, il loro stesso Renzi che li vuole sul terrono del confronto ma loro non vogliono per avere il terreno libero come quando un bambino vuole il gelato e batte i piedi per ottenerlo, I Signori D’Alema Vetroni violante ed alri che hanno distrutto la sinistra predendo in giro tutti gli scritti. I beni che hanno comprato con il sudore degli scritti e la morte di persone che credevano di avere uomini al potere, che facevano gli interessi di tutti
    Spero che la Cassazione abbia la capacità di dare seguito alla causa ma redersi conto che il danno è molto inferiore. anche non conosciamo la verità fino in fondo.

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