i continui rinvii, rendono necessaria qualche poltrona in più in sala d’attesa

Il Governo incassa un buon risultato in Europa e diefinisce nel vertice di maggioranza un calendario molto fitto di impegni entro la fine di Luglio. Ma le cose più importanti finora le ha rinviate. Rinvio per una soluzione finale dell’Imu e dell’Iva. Ingorgo di scadenze economiche a fine anno . Il rischio è di affogare a novembre, dopo aver respirato ad agosto, mese meno importante sul fronte dell’economia. Rinvio perfino per la nomina di Daniela Santanchè al posto di Maurizio Lupi alla Vicepresidenza della Camera. Con motivazioni debolissime da parte del PD, ma anche da parte del Pdl, che maschera un possibile dissenso. Questi nodi vanno sciolti, perchè questa maggioranza ha un senso soltanto se decide. Per rinviare, non serve far convivere Lupi e Agnelli. E per Lupi intendo Maurizio, ministro dello Sviluppo .

3 risposte a “i continui rinvii, rendono necessaria qualche poltrona in più in sala d’attesa

  1. Il risultato, neanche tanto entusiasmante, e stato incassato dal governo ma è stato pagato con lacrime, fame e suicidi dagli italiani, nell’indifferenza assoluta del governo. Un governo saprofita che vive della morte dei cittadini che dovrebbe aiutare a vivere meglio. Si fanno forti di questo nulla pur di non abbassare le tasse, estorsioni ai cittadini su cui campa la casta.

  2. Sono lieta di poter seguire questa trasmissione di Liguori, portata avanti con la solita intelligenza e perspicacia del Direttore Liguori, che è un nome di “sicurezza”,bisogna che si faccia un po di pubblicità alla tramissione, perchè venga seguita da più+ persone possibili,argomenti sempre interessanti e attualissimi, grazie Direttore!!
    Oggi con Lupi, mi è molto piaciuto il discorso sul Papa Francesco e sulla Presidente Boldrini…..Lupi ha detto cose che condivido in pieno e che dette da un fervente cattolico come lui è, valgano anche un punto in più!
    Complimenti sinceri

  3. Qualcuno nel PdL avrà pensato che,forse,sarebbe stato utile prendere in castagna il PD,andando al voto sulla nomina della Santanchè.
    Si sarebbe dimostrato che il PD non è affidabile, non rispetta gli accordi presi,vuole imporre la sua linea,anche quando non ha i voti sufficienti,infischiandosene delle regole della democrazia.
    Se non fosse stata eletta la Santanchè,si potevano profilare anche le dimissioni di massa di tutti i ministri del PdL,lasciando il governo sguarnito.
    A questo punto le possibilità che il PD tentasse una maggioranza diversa sarebbero state minime,quindi sarebbe dovuto tornare a Canossa,con la testa bassa.

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