Una risposta a “Anonymous

  1. buonasera dott.Liguori, grazie per l’attenzione che presterà a questo commento tratto da vita vissuta dalla mia tenera età ad oggi, che ho passato la boa dei 50 anni. non credo sia questione di sfortuna, solo che nel mio desk cerebrale ho un faldone che continua a riempirsi. premetto che vivo in Veneto dalla nascita, con un piccolo stilletto che mi colpisce alcuore da quando:
    avevo 6 anni quando il pediatra non si accorse che avevo una peritonite; avevo 10 anni la maggiore di 4 fratelli, quando mia madre fu portata via dalla famiglia per una misteriosa quanto mai invalidante malattia. ne avevo 17 quando per la prima volta litigai con ragione (me lo disse lui ad occhi bassi) con il primario del reparto dove, ancora una volta, mia madre si trovava “assistita” dalla mala sanità, che tanto tutti accusano. ne avevo 21 quando a mio fratello venne diagnosticato un infarto e invece aveva un PNX.
    ne avevo 25 quando mio fratello si ruppe una gamba, ma se ne accorsero dopo 15 gg. ne avevo 30 quando per pura ricerca il chirurgo decise che era meglio asportare il pancreas a mia nonna lasciandola inutilmente soffrire gli ultimi suoi giorni di vita; avevo 32 anni quando il chirurgo sbagliò la sutura del cesareo e 37 quando l’utero si lacerò al secondo parto; 4avevo 42 anni quando mia madre ancora una volta fu ricoverata e ancora una volta le venne diagnosticata un caso per l’altra; avevo 48 anni quando per la prima volta e per i successivi 4 anni accompagnai mia zia lungo il calvario del trapianto, ma questo meriterebbe un capitolo a parte; dai miei 50 anni iniziano i figli con diagnosi sbagliate; a 51 anni portai anche mia suocera malata oncologica con un una colica renale al PS e ci diedero un codice bianco; quest’anno mia zia entra in Hospice, ma per ottenere l’assistenza sanitaria è costretta a cambiare la sua residenza da una provincia all’altra nella stessa regione….e via così…e la ns. è una UlSS di alto livello posso immaginare in altre situazioni italiane…
    potrei scrivere un libro degli orrori.
    quindi la prego non si perda in cazzate come quelle delle somministrazioni di una o due o tre pillole, lo sanno tutti che la cura antibiotica è almeno di 12 pastiglie e che comunque se le somministrazioni devono essere inferiori anche le scatole contengono meno pillole, questo rispoarmi lo hanno già capito le aziende farmaceutiche, la verità è che lei ha mai fatto la fila di 2-3 ore dal medico per ottenere la ricetta dei farmaci? non credo. per sua fortuna vuol dire che sta benissimo e può richiedere solo farmaci da banco.
    le assicuro io ho una notevole esperienza ed avrei tutti i requisiti per ricoprire la posizione di ministro della salute, ma come potrà capire forse non ne avrei la pazienza e tanto meno la flessibilità che i politici hanno.
    la verità è questa: ci hanno preso per sfinimento e non abbiamo nemmeno più la forza di reagire tanto siamo vessati da mille balzelli e fogli da riempire. non è che questo ci scivola addosso, anzi ti ferisce, ma riempiamo il nostro faldone di esperienze assurde con la sanità ed abbiamo ancora un cuore, mentre pochissimi medici che fanno la differenza elargiscono l’eccellenza per la loro competenza, ma la maggioranza dei medici e dentisti, invece, hanno un “faldone” di carte al posto del cuore.
    con saluti
    cristina

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