Fatti e Misfatti

Mediaset chiude Tg4 e Studio Aperto, cosa c’è di vero dietro l’indiscrezione sulla “fine delle trasmissioni”

L’articolo pubblicato sul quotidiano diretto da Piero Sansonetti, “Il Riformista”

 

No, non ci sarà alcuna chiusura per Studio Aperto e Tg4, così come per Sport Mediaset. Da Cologno Monzese arriva una secca smentita alle indiscrezioni, rilanciate sul web da più giornali, su una prossima chiusura dei due telegiornali generalisti e di quello dedicato allo sport su Italia1 già a fine novembre.

 

 

Fonti del Biscione spiegano infatti come stanno realmente le cose: nessuna chiusura ma semplice riorganizzazione interna delle ‘line’ di tutte le testate in un’ottica di ottimizzazione, con volti e soprattutto loghi delle varie testate che resteranno. Se prima infatti le varie avevano un personale di line dedicato, da fine novembre ci sarà una unica line trasversale che farà riferimento alla testata TgCom24.

Ripercussioni però sul fronte occupazionale: fonti Mediaset riferiscono all’AdnKronos che l’azienda farà ricorso a esodi incentivati. Nei prossimi tre anni sono infatti previsti 45 prepensionamenti incentivati su base volontaria, 15 all’anno, ma contemporaneamente anche l’assunzione di 15 giovani giornalisti nello stesso triennio.

 

Smentita dunque l’ipotesi circolata nel weekend di una smobilitazione interna al Biscione. Le voci erano infatti quelle di una chiusura delle testate Tg4 e Studio Aperto, con l’impianto informativo che sarebbe quindi passato in mano a TgCom24.

 

In realtà, come viene riferito a Il Riformista da fonti del Biscione, non ci sarà alcuna chiusura: i ‘marchi’ Tg4, Studio Aperto e Sport Mediaset resteranno e saranno “inglobati” da TgCom24, una razionalizzazione dei costi che farà coesistere “sotto lo stesso tetto” i tre tg in un singolo maxi studio tv. Godrà invece di autonomia il Tg5, che resta fuori dalla riorganizzazione in casa Mediaset.

 

Al vertice dell’operazione come direttore responsabile ci sarà Andrea Pucci, mentre direttore della messa in onda sarà Paolo Liguori.

 

 

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