Conflitto Russia-Ucraina, Paolo Liguori: “Questa è già la nostra guerra”

 

“È ora di parlare della nostra guerra perché, forse, hanno dimenticato di comunicare agli italiani che siamo in guerra“. Così Paolo Liguori il direttore editoriale di Tgcom24 a “Stasera Italia” sul coinvolgimento dell’Italia nel conflitto tra Russia e Ucraina.

 

“Non dobbiamo aspettare quello mondiale – continua Liguori – siamo già in guerra perché nei fatti siamo compartecipi, cobelligeranti con le armi, siamo coinvolti per le questioni economiche ed è una guerra che sta facendo male all’Europa e a quei singoli paesi dell’Europa di cui noi facciamo parte ed è il caso che questa cosa sia esplicita”.

 

Secondo il giornalista la narrazione del conflitto “secondo la quale questa sarebbe una guerra degli altri è errata”. “La Nato – continua Liguori – dichiara guerra anche per noi e in quanto alleati dovremmo dire la nostra”. E sempre sull’operato della Nato il direttore di Tgcom24 considera: “Questo atteggiamento, soprattutto per i toni, rappresentato da Usa e Inghilterra convince molti altri Paesi a schierarsi dall’altra parte. È il caso della Cina, ma anche dell’India. Scordiamoci che, con questi toni, restino neutrali”.

“L’Avanti” torna in edicola, il direttore Maraio: “Sarà una voce libera”

 

“L’Avanti! della domenica” torna in edicola. Lo storico settimanale del Partito Socialista Italiano fondato nel 1903 torna, ogni sabato a partire dal 30 aprile, in versione cartacea insieme al quotidiano “Il Riformista”. Enzo Maraio, segretario del Psi e direttore politico responsabile del settimanale a Tgcom24: “Momento storico, torna una voce libera che darà ascolto agli ultimi, al disagio sociale, alle periferie. Sarà una bella sfida”

Guerra, Liguori: “La resistenza Ucraina va aiutata, ma non con le armi”

 

“Quella ucraina è una vera resistenza, ma noi continuiamo a dire che dobbiamo dare armi: non è vero”. Questo il commento del direttore di Tgcom24, Paolo Liguori, sugli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina.

 

“La Germania ha smesso di dare armi – ha spiegato Liguori a “Stasera Italia” – e noi non dovevamo dare armi, l’ho detto dal secondo o terzo giorno dall’inizio del conflitto. Questo non significa che bisogna girare lo sguardo da un’altra parte, il mio sguardo è a quelle vittime e per questo dico che la resistenza va aiutata, ma va fermata la guerra”.

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Paolo Liguori: “Espulsione della Russia dal Comitato per i Diritti Umani è solo propaganda”

 

“Mettendo da parte tutte le cose più gravi che vengono dette in questo periodo, sulle quali con il direttore de “Il Riformista”, Piero Sansonetti, siamo già intervenuti, si è creato un fronte che vuole una guerra a oltranza, una guerra infinita. Questo fronte ci sta spingendo alla guerra con parole orribili: genocidio, cremazione dei corpi. Queste parole non aiutano a porre fine a questo orrore bensì a continuare ancora di più, a entrare in guerra ancora di più”. Venerdì 8 aprile il direttore Paolo Liguori è intervenuto sugli ultimi fatti che riguardano l’invasione della Russia in Ucraina e le reazioni dell’Occidente.

Ucraina, Liguori: “Se il conflitto diventa cronico, entriamo in guerra e il governo deve dirlo”

 

“Se il conflitto diventa cronico, entriamo in guerra e il governo deve dirlo”. Così il direttore di Tgcom24, Paolo Liguori, commenta a “Stasera Italia” lo stallo delle trattative tra Russia e Ucraina, che stanno protraendo il conflitto. “Se continua la guerra, non l’Ucraina, ma l’Europa è aggredita – dice Liguori – Da Putin, certamente, ma anche dagli Stati Uniti e dalla Cina che stanno a guardare da spettatori questa Europa paralizzata e aggredita che per mesi dovrà bloccare la propria economia. Allora se siamo noi gli aggrediti abbiamo diritto di dire basta, al pari di Zelensky“.

Liguori poi aggiunge: “Il partito della non trattativa, il partito della guerra, se il conflitto continua deve essere pronto a dire che anche noi siamo in guerra. Bisognerebbe che il governo chiedesse con chiarezza agli italiani cosa ne pensano di un’eventuale entrata in guerra”. Per il direttore di Tgcom24 l’unica strada percorribile è quella del dialogo, e in riferimento all’allontanamento dei 30 diplomatici russi dall’Italia, conclude: “Capisco rispettare il patto europeo, ma non capisco da chi viene ordinato di interrompere la diplomazia, dalla NATO? Dagli Stati Uniti? Meno diplomazia c’è e meno sono le possibilità di mettere fine a questa guerra”.

Processare Putin come criminale di guerra? Ricordiamoci cosa è stato il massacro di My Lai

 

Il direttore di Tgcom24, Paolo Liguori, è intervenuto in merito a quanto accaduto a Bucha e alle reazioni dell’Occidente. “Ieri ho sentito dire che bisogna processare Putin come criminale di guerra. Ora io voglio raccontare ai più giovani e anche a quelli che fanno finta di non ricordare, perché i giornali dovrebbero avere la memoria storica, che cosa è stato My Lai. Sto parlando della guerra del Vietnam, sto parlando degli anni ’66, ’67, ’68. Lì non c’erano le bombe a grappolo, c’era il napalm, cioè bombe con la benzina che distruggevano interi villaggi e intere popolazioni. All’epoca non fu mai detto che Johnson era un criminale di guerra, o che bisognava processare il presidente degli Stati Uniti”.