Lettera di Paolo Liguori al leader di Fare per Fermare il Declino dopo l’ “autogol”:
“Caro Giannino, hai fatto proprio un bel botto. E non come Grillo che, con l’aiuto di Celentano, si prepara al raccolto. No, il tuo è un vero crack. Così non fermi il declino, lo aumenti. Ti metti anche tu in caduta libera.
E perché? Per uno stupido master? Cosa vuoi che importi agli elettori se hai fatto il Master a Chicago, oppure no? Importa a Zingales e come! visto che avresti dovuto pagarlo profumatamente. A lui i conti non tornano e ti ha sputtanato. Un campione di precisione, un perfezionista, un rompiscatole.
E bada che sei arrivato al tracollo per colpa sua, non della severità dell’opinione pubblica. Gli elettori potrebbero anche perdonare, Zingales no. Ma come te lo sei messo dentro un soggetto del genere? Ti piaceva il suo pedegree, i suoi titoli? E’ un piccolo delirio di onnipotenza, un peccato d’arroganza. Può succedere, se si esagera col moralismo e l’intransigenza. Noi siamo un paese messo male, ma non credo che guariremo perché riscopriremo tutta assieme la meritocrazia. Un po’ per volta, magari. Con tempo e pazienza. No, a te non basta e ti capisco. Però ci hai cannoneggiato per settimane con la Meritocrazia, c’è un tuo spot animato che illustra la lotta tra somari e cervelli. Ma un buon somaro, cosciente dei suoi limiti, mica si iscriverebbe al Master di Chicago, nè vero, nè falso. Ma continuerebbe a portare il peso quotidiano, senza lamentarsi. Se ti dovessero giudicare solo i somari come noi, saresti sicuramente assolto dal tuo peccato veniale. Purtroppo, la parola è agli Zingales e quelli non transigono.
Scusa Oscar una domanda: ma veramente affideresti il nostro Paese ad uno che si è comportato così da carogna con te? A cinque giorni dalle elezioni? Meno male che Zingales non comanderà”