Turismo in Ucraina, Paolo Liguori: “Pensano a come sfruttare l’immagine brutta e negativa della guerra invece di lottare per la pace”

“Le informazioni che abbiamo noi non parlano di un bombardamento di Odessa. Parlano di un bombardamenti di alcuni obiettivi militari ad Odessa. Rimane l’accordo sul grano, che è il più importante raggiunto in questi centocinquantacinque giorni di guerra. Un accordo sottoscritto, anche se separatamente, sia dalla Russia che dalla Ucraina”.
Con queste parole il direttore editoriale di “Riformista Tv” inizia la sua analisi in merito a quanto sta accadendo in Ucraina, dove la guerra prosegue senza sosta.

“È la prima volta che succede e per centocinquantacinque giorni ci hanno sempre detto, a noi che parlavamo di trattative, di possibilità di sospendere la guerra, che non è possibile farlo con Putin – prosegue Liguori nella rubrica “Fatela Finita” – Invece è stato possibile a Erdogan che non solo lo ha fatto e lo ha annunciato a Tehran – quindi portando lì Putin e lui – e poi naturalmente le autorità dell’Iran, ma poi lo ha ratificato in firme separate con l’Ucraina e la Russia.

 

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Liguori: “Totti e Ilary erano la nostra famiglia reale, pensiamo al buono che c’è stato in questi 20 anni”

Paolo Liguori a “Fatela Finita”: “Questi due giovani hanno passato 20 anni di amore vero, hanno avuto tre figli bellissimi e io penso al bello che c’è stato, non al brutto che eventualmente ci può essere adesso per una separazione. C’è gente che non li ha avuti 20 anni di amore, c’è gente che non ha mai avuto neanche 20 giorni di amore così. E’ una separazione che ci tocca così tanto perché per fortuna nostra noi non abbiamo una famiglia reale”.

 

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Caro spesa, Liguori: “Nessuno si occupa delle condizioni di vita degli italiani”

“Non è cambiata soltanto la qualità ma perfino la quantità. Visto che i gestori della distribuzione non amano far lievitare i loro prezzi, invitano i produttori ad abbassare leggermente le quantità delle cose confezionate, in maniera che il prezzo resti uguale. Se vai sulle cose a basso costo stai diminuendo la qualità. Perché si difende la marca? Perché è sinonimo di qualità. Ma il discorso è ancora più ampio. Il fatto che ci si occupi di tutto tranne che della spesa delle persone – parlo di politica, il governo, i giornali – che non si occupino di questo è uno scandalo perché ci si occupa dei problemi delle libertà e dei diritti – che per me, figurati, è il primo dei problemi – poi ci si occupa del problema del petrolio, del gas, del grano, giustissimo, dobbiamo portare l’attenzione della gente su queste problematiche. Ma non ci si occupa di quello che la gente deve fare per campare, per mangiare, per mantenere le famiglie. Chi è che dovrebbe agire da mastino, da cane da guardia per far sì che queste cose vengano a galla, pungolando i politici? Dovrebbero farlo i mezzi d’informazione. Ma non lo fanno”.

 

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Carcerazione preventiva, Liguori: “Dalla presunzione d’innocenza stiamo arrivando alla presunzione di colpevolezza”

“Sono anni e anni che si batte sul fatto che la sicurezza si basa tenendo le persone in carcere. Non è così. In carcere dovrebbero andarci quelli presi in flagranza, quelli che stanno commettendo atti di violenza e potrebbero rifarli, in tale caso studiare anche percorsi alternativi al carcere, e poi la criminalità organizzata. Questi dovrebbero stare in carcere perché pericolosi per la società”. Esordisce così Paolo Liguori nella nuova puntata della rubrica “Fatela Finita”, dove con Hoara Borselli e insieme al direttore Piero Sansonetti si continua a parlare del referendum sulla giustizia, fallito a causa del mancato raggiungimento del quorum.

 

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Referendum giustizia, Liguori: “La presunzione d’innocenza è un diritto inalienabile”

Hoara Borselli, il direttore editoriale del Riformista Tv Paolo Liguori e ed il direttore de Il Riformista Piero Sansonetti sul voto referendario sulla giustizia del prossimo 12 giugno per la rubrica Fatela Finita.

 

“Su questo referendum ne sono state dette tantissime – è intervenuto Liguori –  ‘Non potremo più fare la lotta alla mafia, non potremo fare la lotta alla criminalità’. Per fare questo teatrino – che stanno facendo tardi e male nelle tv -, uno dovrebbe parlare per il sì, un altro per il no. Insomma, facciamola finita con questa idea che ognuno dice la sua. I magistrati in carica, tranne qualcuno che ha già detto che andrà a votare, stanno benissimo come stanno. Hanno tutti i privilegi del mondo, nessuno gli chiede niente e io quindi nemmeno mi sento di dire perché bisogna votare contro ai referendum.

 

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‘Voto politico’ per la vittoria della Kalush Orchestra a Eurovision, Liguori: “La censura è l’altra faccia della propaganda…”

“La finale dell’Eurovision ha portato con sé tante polemiche dovute alla band che ha vinto, la Kalush Orchestra, il gruppo ucraino che ha avuto un plebiscito di voti popolari. È stato un voto politico? Lo stesso Zelensky ha fatto un video prima dell’esibizione e anche sua moglie ha detto che la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision è una vittoria politica. Sarebbero potuti salire sul palco anche fischiettando e sarebbero arrivati primi lo stesso. Parliamo della censura che colpisce le canzoni con contenuti politici.
La censura è l’altra faccia della propaganda e quella che c’è stata l’altra sera è stata anche propaganda”.

 

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