Liguori: “Armi a Zelensky come a Saddam, forza non controllata né da Nato né da Europa: pericolo una volta finita la guerra”

“Zelensky con tutte le armi che ha avuto – perché quello è il problema fin dall’inizio, ossia che abbiamo messo delle armi in un punto dell’Europa che può terrorizzare anche i vicini, anche i polacchi, gli ungheresi, si forma una truppa d’élite senza il controllo né della Nato né nostra, né degli americani (Biden è dovuto intervenire tre volte per ricordargli che vogliamo fare la pace). Questo è il vero problema del dopoguerra, questa forza armata importante, micidiale, che ha Zelensky, è una forza che potrà essere riportata a casa al mondo civile anche dopo un accordo internazionale oppure no? Perché questo è il vero pericolo”.

 

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Guerra, Liguori: “Meglio morire a Washington o a Pechino? Meglio non morire affatto”

“Ormai siamo dentro la guerra. Non siamo più un Paese che supporta un Paese aggredito. Dopo quattro mesi, i nostri alleati, ma soprattutto il grande alleato, Biden, dice Continuiamo a mandare altre armi, armi più pesanti – commenta il direttore Paolo Liguori – Ma per fare che? Per liberare la parte del Donbass? Probabilmente, se si continuerà a fare guerra in quella zona la Russia conquisterà un altro pezzo di territorio; due mesi fa la situazione era più vantaggiosa per l’Ucraina, ma nessuno voleva trattare”.

 

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