Crisi del gas e guerra, Liguori: “Ma quale ricatto di Putin? Le sanzioni danneggiano noi”

 

“Vorrei che gli italiani abbiano ben chiaro che la crisi energetica finirà quando finirà la guerra”. Così il direttore Paolo Liguori, commenta a “Stasera Italia” le difficoltà dell’Italia nell’approvvigionamento del gas, causate dal conflitto tra Russia e Ucraina: “Sento parlare molti politici di un ricatto di Putin, ma quale ricatto? Gli abbiamo dato delle sanzioni”.

 

Per Liguori le misure adottate per cercare di fermare il conflitto sono inefficaci: “Danneggiano noi – ha spiegato – ci sono fior di economisti che lo spiegano e vengono trattati come degli ignoranti. I governati e chi gestisce l’energia, questa cosa dovrebbero saperla: siamo andati a cercare aiuto da paesi altrettanto turbolenti, ma stanno pensando di venderci il gas a un prezzo più alto di quelli della Russia”.

 

Caro bollette, Liguori: “Giusto dire ‘ci pensi Draghi’. Ci ha portato lui in questo vicolo cieco”

“I partiti si astengono. Hanno paura di essere considerati responsabili del costo della bolletta. E dicono: “Ci pensi Draghi”. Qualcuno dice ‘ma come adesso ci deve pensare Draghi; l’abbiamo cacciato e perché deve pensare al costo delle bollette?’ Secondo me deve pensarci questo governo Draghi perché ci ha infilato questo governo in un vicolo cieco, in un vicolo cieco in cui sapevamo bene di entrare. E oggi si dice dobbiamo stabilire noi il prezzo del gas, il prezzo del petrolio. Il prezzo del gas non solo non lo possiamo stabilire noi in Italia – al massimo lo potremmo fare in sede europea – ma non lo stabiliamo neanche noi in Europa, perché il prezzo del gas negli Stati Uniti è dieci volte inferiore e questa guerra sta aumentando moltissimo il divario tra gli Stati Uniti ed Europa, anche per il valore della valuta. Se guardate i cambi tra euro e dollaro lo vedete da soli. Lì cosa c’entra Putin?”

 

Clicca qui per guardare l’intervento completo del direttore Paolo Liguori