Caro bollette, Liguori: “Giusto dire ‘ci pensi Draghi’. Ci ha portato lui in questo vicolo cieco”

“I partiti si astengono. Hanno paura di essere considerati responsabili del costo della bolletta. E dicono: “Ci pensi Draghi”. Qualcuno dice ‘ma come adesso ci deve pensare Draghi; l’abbiamo cacciato e perché deve pensare al costo delle bollette?’ Secondo me deve pensarci questo governo Draghi perché ci ha infilato questo governo in un vicolo cieco, in un vicolo cieco in cui sapevamo bene di entrare. E oggi si dice dobbiamo stabilire noi il prezzo del gas, il prezzo del petrolio. Il prezzo del gas non solo non lo possiamo stabilire noi in Italia – al massimo lo potremmo fare in sede europea – ma non lo stabiliamo neanche noi in Europa, perché il prezzo del gas negli Stati Uniti è dieci volte inferiore e questa guerra sta aumentando moltissimo il divario tra gli Stati Uniti ed Europa, anche per il valore della valuta. Se guardate i cambi tra euro e dollaro lo vedete da soli. Lì cosa c’entra Putin?”

 

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Paolo Liguori: “Se Draghi non ce la facesse, si vada a votare per dignità del Paese”

 

“Qui non abbiamo a che fare con degli scenari, qui abbiamo a che fare con degli uomini – esordisce il direttore Paolo Liguori, nell’analisi fatta il giorno dopo le dimissioni del presidente del Consiglio – Il primo protagonista sulla scena è Mario Draghi, che ieri di fronte a quel circo messo in piedi per tutta la settimana si è comportato da uomo serio, un galantuomo di grandissima dignità. Aveva accettato di fare un Governo di larga unità, che aveva una caratteristica inedita in Italia. Ma quando i 5 Stelle, la principale forza presente in Parlamento è uscita dall’aula e non ha votato, Draghi ha detto che era finita. E lo ha riferito anche al Presidente della Repubblica, Mattarella”.
Quindi prosegue: “Ancora una volta si è dimostrato, come serietà, una riserva della Repubblica. Però è un jolly che abbiamo perso, sacrificato, perché quando fu incaricato dicevamo che sarebbe stata l’ultima carta possibile, noi l’abbiamo giocata e ha detto che non funziona neppure questa”.

Ucraina, Paolo Liguori: “Mi sento più vicino al modo di fare della Francia, rispetto all’ipocrisia italiana”

 

“Ci rendiamo conto che Macron è stato rieletto in Francia e parla con la Cina e con Putin, mentre Draghi si rivolge solo a Biden?” Inizia con questa riflessione l’intervento di Paolo Liguori, ospite a “Stasera Italia” durante la puntata di giovedì 12 maggio per analizzare quanto sta accadendo in Ucraina, evidenziando come in questo momento la conduzione europea di una trattativa sia affidata al presidente francese, anziché alla figura di Mario Draghi.

 

“Io stesso mi sento cittadino europeo, fortemente impegnato per la pace – prosegue – Ma mi sento più vicino al modo di fare francese, rispetto a questa ipocrisia italiana che manda avanti gli americani e la Nato per poi seguirli. Che l’Italia prenda una posizione per gli interessi dell’Italia”.

Il direttore editoriale di Tgcom24 si è poi soffermato sulla decisione dell’Ucraina di chiudere unilateralmente i tubi del gas per spingere gli europei a prendere una posizione: “L’Europa deve decidere democraticamente, secondo i propri interessi, oppure prende ordini da Zelensky? Che non riesce neanche a fare una trattativa per liberare duemila suoi soldati nell’acciaieria perché è un militarista sfegatato.