Tajani a Tgcom24: “Noi con l’Occidente, l’Ue fondamentale per il price cap del gas”

 

“La nostra coalizione è dalla parte dell’Occidente. L’Europa è importante anche per la soluzione dei nostri problemi, come il caro bollette, che si risolve solo se l’Ue decide di mettere un tetto al prezzo del gas e decide di combattere la speculazione della borsa di Amsterdam”. Così il vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, intervistato dal direttore di Tgcom24, Paolo Liguori.

“Berlusconi – aggiunge – ha fatto capire a tutti che senza un riferimento forte europeista e occidentale non andiamo da nessuna parte”. Peccato, osserva Tajani, che l’Onu non abbia utilizzato i suoi “campioni” europei, come Berlusconi e la Merkel per negoziare la pace con la Russia e fermare questa carneficina”.

Sulle grandi questioni, come quella della crisi energetica, non ci sono dubbi: “Serve un’Europa determinata – spiega il vicepresidente forzista – basta con il diritto di veto, si decida a maggioranza”.

 

Crisi del gas e guerra, Liguori: “Ma quale ricatto di Putin? Le sanzioni danneggiano noi”

 

“Vorrei che gli italiani abbiano ben chiaro che la crisi energetica finirà quando finirà la guerra”. Così il direttore Paolo Liguori, commenta a “Stasera Italia” le difficoltà dell’Italia nell’approvvigionamento del gas, causate dal conflitto tra Russia e Ucraina: “Sento parlare molti politici di un ricatto di Putin, ma quale ricatto? Gli abbiamo dato delle sanzioni”.

 

Per Liguori le misure adottate per cercare di fermare il conflitto sono inefficaci: “Danneggiano noi – ha spiegato – ci sono fior di economisti che lo spiegano e vengono trattati come degli ignoranti. I governati e chi gestisce l’energia, questa cosa dovrebbero saperla: siamo andati a cercare aiuto da paesi altrettanto turbolenti, ma stanno pensando di venderci il gas a un prezzo più alto di quelli della Russia”.

 

Paolo Scaroni a “Stasera Italia”: “L’indipendenza energetica è indipendenza politica: l’Europa non ha saputo costruirsene una”

Paolo Scaroni, presidente del Milan e già amministratore delegato di Enel ed Eni, è intervenuto nel corso della trasmissione “Stasera Italia” con Barbara Palombelli per parlare delle conseguenze del conflitto russo-ucraino sul piano energetico. “Negli ultimi trent’anni gli italiani – ha spiegato – hanno fatto di tutto per non rendere il Paese indipendente dal punto di vista energetico”. Una scelta che si paga, secondo Scaroni, sul piano politico: non è un caso, ha osservato, che la Cina bruci tutto il carbone di cui dispone, persino a spesa della salute pubblica, per preservare la propria autonomia energetica. “Eppure nei nostri mari di risorse ne avremmo – ha aggiunto – per coprire circa il 25% del nostro fabbisogno. Ma il Paese mal digerisce lo sfruttamento di idrocarburi, è un dato di fatto”.