Liguori: “Da Mattarella discorso intenso e profondo ma non ha parlato dell’anomalia del Colle”

A pochi minuti dalla conclusione del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Paolo Liguori interviene come ospite a “Controcorrente” per analizzare i punti principali della conferenza, a partire dall’attenzione posta sulla guerra in Ucraina e sul tema della rielezione del Capo di Stato al Quirinale.

 

“Mi è piaciuto il Presidente in piedi, per la seconda volta, e il suo impegno nella prima parte del discorso sulla pace in Ucraina, citando anche il Papa”, ha esordito il direttore editoriale di Tgcom24. Quindi prosegue: “Come terza cosa, ho apprezzato molto la parte finale del sull’innovazione, sul fatto di guardare al futuro con gli occhi dei giovani, senza aver paura del digitale e del cambiamento. Mi è sembrato un discorso molto profondo e intenso“.

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Governo, Liguori: “L’intesa del centrodestra è stata rispettata, Giorgia Meloni sarà la prima presidente del Consiglio donna”

 

“È partito il nuovo governo ed è un governo a guida di Giorgia Meloni, cioè a guida femminile, e questa è la prima volta nella storia d’Italia. Un fatto da sottolineare al di sopra di ogni altra cosa, il governo è partito esattamente come si diceva che sarebbe successo. Tutte le polemiche di questi giorni non sono servite ad altro che a far innervosire il clima e a far credere ai lettori che tutto era sull’orlo di un precipizio. Questa mattina si è capito subito con i tre schierati: Meloni, Berlusconi e Salvini, che sull’orlo del precipizio ci sono solo le aspettative di quelli che o per l’opposizione o per i grandi giornali auspicavano che questo governo non si formasse. Il governo di Giorgia Meloni va avanti. Buon viaggio al governo, buon viaggio ai suoi ministri. Auguri a Giorgia Meloni, che l’Italia la cambi lei”.

Governo, Liguori: “Berlusconi ha salvato l’unità del centrodestra. Giorgia Meloni non sprechi il successo”

“Berlusconi ha salvato il centrodestra, l’unità del centrodestra e l’ha fatto in modo elegante, l’ha fatto facendo un sacrificio enorme da un certo punto di vista, perché questa richiesta di andare a baciare la pantofola della regina in Via della Scrofa è sembrata a tanti eccessiva. Berlusconi non ha detto una parola, ha spiegato che c’erano stati degli equivoci con la Meloni, ma tutti hanno capito che l’equivoco è stata l’imposizione di quel viaggio, che sembrava un’umiliazione, sembrava voler dire “guardate chi comanda nel centrodestra”, ma è inutile fare queste cose quando chi conta nel centrodestra si sa benissimo: chi l’ha fondato e chi lo tiene in piedi facendo dei sacrifici, come Silvio Berlusconi”.

 

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Paolo Liguori: “Se Draghi non ce la facesse, si vada a votare per dignità del Paese”

 

“Qui non abbiamo a che fare con degli scenari, qui abbiamo a che fare con degli uomini – esordisce il direttore Paolo Liguori, nell’analisi fatta il giorno dopo le dimissioni del presidente del Consiglio – Il primo protagonista sulla scena è Mario Draghi, che ieri di fronte a quel circo messo in piedi per tutta la settimana si è comportato da uomo serio, un galantuomo di grandissima dignità. Aveva accettato di fare un Governo di larga unità, che aveva una caratteristica inedita in Italia. Ma quando i 5 Stelle, la principale forza presente in Parlamento è uscita dall’aula e non ha votato, Draghi ha detto che era finita. E lo ha riferito anche al Presidente della Repubblica, Mattarella”.
Quindi prosegue: “Ancora una volta si è dimostrato, come serietà, una riserva della Repubblica. Però è un jolly che abbiamo perso, sacrificato, perché quando fu incaricato dicevamo che sarebbe stata l’ultima carta possibile, noi l’abbiamo giocata e ha detto che non funziona neppure questa”.