Guerra in Ucraina, Paolo Liguori: “La soluzione del governo italiano non c’è, la aspettiamo da Blinken”

 

 

Ospite a “Stasera Italia”, il direttore editoriale di Tgcom24 Paolo Liguori si esprime sull’incondizionato appoggio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel sostenere anche militarmente l’Ucraina: “La guerra o la si fa o si parla di pace. Noi la stiamo facendo fare agli altri”. Intanto in studio il dibattito si accende tra il vicepresidente del M5s, Michele Gubitosa, e Ilaria Cavo parlamentare di “Noi Moderati” su una possibile soluzione da adottare per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina.

 

“La soluzione del governo italiano non c’è, la aspettiamo da Blinken. Io sono sempre stato con gli Stati Uniti ma mai come in questo periodo era successo che stare con gli USA imponeva di accettare qualsiasi loro politica e qualsiasi loro alleato. Abbiamo conosciuto molto dei loro alleati sbagliati ma avevamo la libertà di critica e di opinione che oggi non c’è”, ha commentato Paolo Liguori in risposta agli ospiti in studio per poi concludere: “L’Europa che io amo, dove sta? Sta vincendo o sta perdendo questa guerra?”.

 

Manifestazione antifascista Firenze, Liguori: “Solo risse tra giovani, il Pd (con Conte) deve scendere in piazza contro la guerra”

 

Il Pd ha indetto per sabato una manifestazione a Firenze contro il fascismo in cui farà la sua prima apparizione pubblica da neo segretaria Elly Schlein a fianco di Giuseppe Conte. Era necessaria una manifestazione contro il fascismo? E perché non una contro la guerra?

 

La manifestazione contro il fascismo è un modo per ritrovarsi in piazza ma voglio avvertire gli italiani, e i fiorentini, che non c’è il pericolo di un’aggressione fascista a Firenze come non c’era il pericolo di un colpo di Stato anarchico in Italia.

 

Per me è stata esagerata l’una come l’altra. Sono due allarmi che servono più a portare la gente in piazza, e posso capire che una segretaria neo eletta voglia risentirsi alla testa della gente. Penso sia un fatto psicologico, più chi fa la manifestazione piuttosto che scongiurare un pericolo che non c’è.

 

Però perché il Pd – tanto più dopo l’adesione del M5s e di Conte – non fanno una manifestazione contro la terribile e sanguinosa guerra che da un anno ci sta ossessionando. Contro la guerra hanno manifestato in Germania e i giornali italiani hanno taciuto. Contro la guerra non significa essere a favore di Putin, significa essere contro Putin ma anche contro chi predica la guerra come strumento di risoluzione delle controversie. I guerrafondai sono uguali dall’una e dall’altra parte. È vero, Putin è l’invasore e Zelensky, secondo me, è l’invasato. Tra i due faccio delle differenze, per carità, però ho paura sia dell’uno che dell’altro.

 

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Liguori: “Armi a Zelensky come a Saddam, forza non controllata né da Nato né da Europa: pericolo una volta finita la guerra”

“Zelensky con tutte le armi che ha avuto – perché quello è il problema fin dall’inizio, ossia che abbiamo messo delle armi in un punto dell’Europa che può terrorizzare anche i vicini, anche i polacchi, gli ungheresi, si forma una truppa d’élite senza il controllo né della Nato né nostra, né degli americani (Biden è dovuto intervenire tre volte per ricordargli che vogliamo fare la pace). Questo è il vero problema del dopoguerra, questa forza armata importante, micidiale, che ha Zelensky, è una forza che potrà essere riportata a casa al mondo civile anche dopo un accordo internazionale oppure no? Perché questo è il vero pericolo”.

 

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Liguori: “La vittoria sui russi non ci sarà mai, bisogna smettere con la guerra”

“Come si può uscire dalla guerra? Ci sono solo due modi. C’è chi pensa che si possa uscire dalla guerra solo con la vittoria. Queste persone si devono curare. E noi come Europa le dovremmo curare. È una concezione arcaica che si possa uscire dalla guerra con la vittoria. Dalla seconda guerra mondiale in poi, le guerre non le vince più nessuno. Perdono tutti. Solo noi sui giornali diciamo “noi dobbiamo vincere contro Putin”. La guerra finisce solo interrompendo la guerra. Come si fa a far smettere l’aggressore? Senza buttare benzina sul fuoco della guerra (che non stiamo facendo noi).

 

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Guerra, Paolo Liguori: “Pace e vittoria, due linguaggi diversi tra chi è saggio e chi è fuori di testa”

 

“Io ho opinioni chiare, sono contro l’invasore, ma non mi è simpatico neppure l’invasato”. Inizia con queste parole l’analisi del direttore Paolo Liguori in merito a quanto sta accadendo in Ucraina, evidenziando una chiara distinzione tra chi pensa che la guerra finirà con la pace e chi con la vittoria. “Si tratta di due linguaggi diversi: coloro che parlano di pace, come il Papa, ha una certa saggezza. Mentre la vittoria in una guerra non esiste più da quando esiste la bomba atomica, di cui si parla con sempre più superficialità”.

 

Nobel 2022, Liguori: “Abbiamo due mostri, Putin e Zelensky | Aderirò alla manifestazione per la Pace”

 

“Domani si decide l’assegnazione del Premio Nobel per la pace e sono candidati sia Zelensky, sia il Papa. Ma chi fa di più tra i due per la Pace?”. Questa l’analisi con cui il direttore di Tgcom24 Paolo Liguori apre l’editoriale di giovedì 6 ottobre, aggiungendo che l’Europa non può permettersi una guerra come quella che si sta consumando in Ucraina.

 

“Il mondo è in grande confusione e solo una voce si è isolata, quella del Papa – prosegue criticando la decisione di Zelensky di non proseguire con le trattative – Uno che non vuole concludere in questo modo non è un uomo di pace, non è nemmeno un democratico o un liberale, bensì un sanguinario guerrafondaio. Prima avevamo un mostro, Putin, mentre ora ne abbiamo due”.

 

Paolo Liguori: “Gli imprenditori dovrebbero dire che non possiamo permetterci questa guerra”

 

“Gli imprenditori respingono la proposta della flat tax e affermano di non potersi permettere queste tasse, ma in questi mesi non li abbiamo mai sentiti dire che non possiamo permetterci una guerra come questa. Inutile parlare delle conseguenze se non andiamo alla causa”. Questo il commento del direttore Paolo Liguori, che aggiunge: “Le ultime dichiarazioni di Zelensky non rappresentano i popoli europei”.

Guerra, Liguori: “Valorizziamo le parole del Papa, non come certi giornali. Zelensky inizi la trattativa”

“Siamo in uno stato di guerra, e non abbiamo la vocazione alla guerra, e non siamo nemmeno pronti ad essere in un’economia di guerra. Quindi rischia di abbattersi su di noi un enorme serie di conseguenze che solo in parte prevediamo. Ma a parte la questione economica o l’impegno bellico italiano questa situazione è un disastro perché le uniche parole serie, severe e razionali sono state dette dal Papa. E ancora una volta si tende a dimenticare che sono state dette e a farle passare sotto silenzio”.

 

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Ucraina, Liguori: “Una balla il rischio nucleare. La fine della guerra è vicina ma a spese dell’Europa”

“La Russia sconfitta e piegata in ginocchio per le sanzioni prepara la guerra atomica. Fantastico. Questa è una barzelletta inventata naturalmente da tutti i servizi di intelligence e di informazione occidentale, principalmente anglosassoni, a noi propinati. Pari pari, la trovate su alcuni giornali italiani. Sul Corriere della Sera la trovate scritta ancora meglio di come è stata pensata. Quello che sta succedendo è l’esatto opposto. Ovvero, da qualche tempo – anche più di un mese – in Ucraina russi e americani trattano tra di loro. Trattano i militari. Trattano il rilascio dei prigionieri e lo scambio dei prigionieri. Trattano i territori da abbandonare e quelli da conservare”

 

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Crisi del gas e guerra, Liguori: “Ma quale ricatto di Putin? Le sanzioni danneggiano noi”

 

“Vorrei che gli italiani abbiano ben chiaro che la crisi energetica finirà quando finirà la guerra”. Così il direttore Paolo Liguori, commenta a “Stasera Italia” le difficoltà dell’Italia nell’approvvigionamento del gas, causate dal conflitto tra Russia e Ucraina: “Sento parlare molti politici di un ricatto di Putin, ma quale ricatto? Gli abbiamo dato delle sanzioni”.

 

Per Liguori le misure adottate per cercare di fermare il conflitto sono inefficaci: “Danneggiano noi – ha spiegato – ci sono fior di economisti che lo spiegano e vengono trattati come degli ignoranti. I governati e chi gestisce l’energia, questa cosa dovrebbero saperla: siamo andati a cercare aiuto da paesi altrettanto turbolenti, ma stanno pensando di venderci il gas a un prezzo più alto di quelli della Russia”.