Non è questione di pacifismo. Non chiedo asili al posto di F35, non voglio fiori nei cannoni. E’ semplicemente un fatto economico e strategico. 90 F35 U, al costo di 100 milini l’uno non possiamo permetterceli. Costano troppo, sono inutili e forse dannosi. Il Pentagono dice che rischiano con i temporali e i fulmini, ma sarebbe ancora il problema minore. Il fatto è che noi produciamo un aereo europeo l’Eurofighter assieme ai tedeschi. E la Germania non si sogna neppure per scherzo di comprare aerei americani, ancora non operativi perchè difettosi. La Germania consuma europeo. E non partecipa a missioni militari all’estero, cosa che l’Italia invece continua a fare. La missione in Afghanistan ci costa un miliardo, come il rinvio di un punto dell’Iva. Non possiamo più permettercela, semplice. Non ne abbiamo nessun vantaggio nel prestigio internazionale e neppure economico nella ricostruzione. Sono paesi troppo lontani che non ci vogliono. Possiamo rinunciare a missioni troppo lontane dal Mediterraneo, così risulteranno inutili anche la portaerei Cavour e quei 15 F35 di tipo B a decollo verticale. Non si tratta di una posizione ideologica ma concreta e molto semplice. Come la Germania, ma anche la Spagna e la Grecia sosteniamo l’Alleanza militare con gli Usa ma non possiamo permetterci missioni troppo lontane e costose e cacciabombardieri americani. Con 12 miliardi aboliamo per sempre l’Imu sulla prima casa, un punto di Iva e stanziamo un fondo consistente per la ripresa economica e il lavoro ai giovani,
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Beppe, forse i giornalisti ti spiano. Ma sono gli amici che ti fregano
Se avessi votato 5 Stelle lo avrei fatto per protestare contro la conduzione della crisi economica da parte del Governo Monti . Vorrei bloccare l’Iva e lImu per la prima casa, la defiscalizzazione dei posti di lavoro per i giovani e il sostegno alle piccole imprese. Vorrei ridiscutere i trattati Europei e capire meglio cosa significa il salario di cittadinanza. Ho il sospetto che in Italia il salario minimo garantito non sia mai stato introdotto per volontà dei sindacati. Se avessi votato 5 Stelle ,vorrei che i costi della politica, dal sistema bicamerale alla duplicazione dell province cambiasse più in fretta .Invece gli eletti del Movimento si sono occupati per settimane di democrazia interna, di rimborsi e diarie, di espulsioni. Hanno perso più tempo degli altri sul metodo. Adesso, il centro dell’attenzione è sulla comunicazione e sui giornalisti . Taci il nemico giornalista ti ascolta- dice Grillo- mentre il problema è che hanno poco da dire. E’ vero che nei loro confronti c’è una campagna mediatica ostile. Per forza, hanno rifiutato seccamente le offerte del Pd. Potevano aspettarselo. Ma una campagna mediatica si cavalca con i propri contenuti, urlando ai megafoni le proprie proposte. Non scimmiottando gli slogan di un regime vetusto. Beppe, non prendertela con i giornalisti. Piuttosto, ricomincia a dire qualcosa di grillino.
Berlusconi? Quasi zio Michele. Una sentenza dell’altro mondo
Ci deve essere un mondo parallelo, abitato e dominato da magistrati, che ogni tanto interferisce con il nostro. Quello reale, dove si suda e ci si sbatte per non mandare la nave Italia a picco. Ora ci è toccata una senza assurda, eppure dobbiamo trovare il bandolo della matassa e dipanarlo. Intanto è sproporzionata, eccessiva. Sette anni a Berlusconi, l’interdizione permanente dai pubblici uffici e quella legale, sono equivalenti agli otto anni di condanna a Michele Misseri, zio di Sara Scazzi. Il Tribunale di Taranto (Italia 2013) non lo ha riconosciuto come assassino della nipote, nonostante si sia accusato da solo. In ogni caso, ha certamente buttato in un fosso il cadavere della nipote ed ha ostacolato le indagini per settimane. Minorenne per minorenne, Ruby è un’altra cosa. Poi c’è la incredibile segnalazione di 32 testimoni della difesa come una banda organizzata di mentitori. Una segnalazione simile fu avanzata dal Tribunale di Palermo che giudicava Contrada, nei confronti del Capo della Polizia Parisi, che testimoniò a suo favore. Ma Parisi era uno solo. Qui sono 32, tre parlamentari ( uno europeo), un viceministro, un direttore di giornali e telegiornali prestigiosi, alti funzionari di polizia, cantanti, ragazze e quant’altro. Tutti assieme a mentire, orchestrati da Berlusconi. Ma dove vivono questi giudici? Da almeno 10 anni neppure la più potente associazione di crimine organizzato riesce a trovare 32 testimoni infedeli associati. Per quel mondo immaginario dal quale proviene la Corte questa è una sentenza destinata a far sparire Berlusconi per legge. A farlo evaporare. Peggio per quei milioni di italiani reali che hanno continuato a votarlo. Se potessero, se il voto non fosse segreto, li manderebbero in esilio, con un biglietto di sola andata. E vivrebbero, loro soli, nel mondo immaginario senza Berlusconi.
Il Direttore Paolo Liguori a Tg4: Ruby? Morte civile per Berlusconi
Letta, hai voluto la canoa? Adesso pagaia
Le spine del governo Letta sono molte e irritanti. La più fastidiosa si chiama Iva, come la Zanicchi. Ma è una tassa, indiscriminata su tutti i consumi. Non deve aumentare, ma i soldi non ci sono. Il governo rischia di spaccarsi e allora troveranno almeno un miliardo per rinviarla ad ottobre.
La seconda spina si chiama Berlusconi e riguarda la caccia giudiziaria alla quale è sottoposto da vent’anni. Non si può pensare ad una coalizione solida tra forze più o meno eguali nella quale uno dei due leader sia interdetto giudiziariamente dalla politica.
La situazione non precipiterà subito, dopo un’altra eventuale condanna, ma non può durare all’infinito.
La terza spina, piccola, ma significativa, riguarda il ministro Idem. Il suo errore amministrativo c’è, ma non è una truffa volontaria. Tutti fanno a gara a chiederne le dimissioni, soprattutto quelli che vorrebbero il suo posto, anche nel PD. Non mi associo al linciaggio. Pago l’Imu per intero, le tasse alla fonte come i lavoratori dipendenti, eppure considero esagerato il massacro mediatico della Idem. Ha ragione Renato Brunetta: tutti gli italiani hanno sbagliato almeno una volta a pagare qualcosa. Sono stati sanzionati e si sono assunti la responsabilità.
Può essere più grave per chi ricopre una carica pubblica, ma non deve essere definitivo. Alla Idem, ministra a sorpresa, stanno distruggendo l’immagine per sempre. Non è successo con illustri evasori, Valentino, Pavarotti, Dolce e Gabbana. Lei paga un eccesso giustizialista.
In nome del Popolo Italiano trattano Berlusconi come il fumo nei luoghi pubblici
I processi di Berlusconi, le condanne di Berlusconi, le assoluzioni di Berlusconi. Va avanti da vent’anni e non se ne puo’ più . L’Italia prova lentamente e faticosamente a voltare pagina, ma la magistratura è autoreferenziale e una parte non riesce proprio a cambiare comportamenti consolidati. Si collega ad una parte politica- minoritaria- che ormai neppure contrasta più davvero Berlusconi. Semplicemente lo vuole eliminare, abolire, come hanno fatto per il fumo nei locali pubblici. e non solo per odio contro di lui. Ormai i veri reietti sono gli italiani che lo votano. Quelli davvero non sopportano. Ma come-pensano- i suoi comportamenti sono scorretti, eccepibili e milioni di cialtroni ancora lo votano? cancelliamolo per legge. e non capiscono che è soprattutto per difendersi da questi comportamenti che in milioni lo votano. Si vive e ci si comporta secondo pregiudizi, poi arriva una ricostruzione completa e dettagliata del processo Ruby e scopriamo che la concussione non è provata e neppure la prostituzione minorile, visto che la parte lesa ripete dal primo giorno di non essere lesa. Volete abolire Belusconi per legge? Fatelo apertamente, se avete la forza e il coraggio. Senza stravolgere la legge, l’amministrazione della Giustizia e il Paese.
Berlusconi e la sentenza della Corte Costituzionale
Ponzio Pilato alla Consulta e Stalin al Cinquestelle
Ponzio Pilato: ecco il riferimento più giusto per la sentenza della Corte Costituzionale. Si parla da anni di conflitto tra politica e giustizia, ma la decisione della Consulta ci riporta ancora più indietro nel tempo. Non è semplicemente una bocciatura di Berlusconi, ma molto di più. La domanda era: è costituzionale che un Tribunale decida la legittimità degli impegni di Governo: Potere Giudiziari-Potere Esecutivo. La Consulta se ne lava le mani: decida il Presidente. Se abbiamo capito bene, la separazione dei poteri è sepolta, il potere Giudiziario prevale sempre e comunque e decide con discrezionalità anche del Governo. Addio Montesquieu. L’imbarbarimento della politica, intanto , fa passi da gigante e passa anche attraverso i comportamenti interni del Movimento 5 Stelle. Non sono ostile, nè intendo linciare Grillo e i suoi. Hanno avuto e potrebbero avere una positiva funzione di stimolo. Ma si sono impantanati nelle peggiori procedure interne. Prima l’espulsione di chi va in televisione, adesso l’espulsione di chi critica. E si marcia velocemente verso la criminalizzazione dei dissidenti. Chi li ha votati voleva risposte sul lavoro, i costi della politica, gli eccessi della casta. Qui si discute sull’usodello streaming e sul valore democratico del Web per i processi interni. Echi se ne frega. Grillo, di qualcosa di grillino!
Il caso-Marò: rivedi la puntata
Dai misteri del caso Marò, all’eroe jihadista genovese
Non se parla quasi più, ma in India ci sono due fucilieri del Reggimento San Marco – Massimiliani La Torre e Massimo Girone – che rischiano di non tornare a casa. Comincia così un’interessante inchiesta che il giornalista del Sole 24 Ore Claudio Gatti ha svolto esaminando le carte dell’inchiesta ufficiale, indiana e italiana, che finiranno nell’aula del processo. E dalle carte emergono molti elementi interessanti a discolpa dei due Marò italiani. Ne parliamo oggi con Claudio Gatti e Toni Capuozzo, che ha conosciuto in Irak Massimiliano La Torre e ha ricevuto da lui una lettera con richiesta di aiuto. Viviamo in un paese molto strano: i due soldati ai quali abbiamo chiesta di garantire la sicurezza delle nostre navi e dei nostri commerci sono dimenticati da tutti, mentre i giornali di oggi sono pieni di notizie su Giuliano Delnevo il giovane genovese, convertito all’Islam, che è andato a combattere e morire con Al Quaeda contro Assad in Siria. “Sono orgoglioso di lui, è morto per le sue idee”, ha dichiarato il padre. E noi rispettiamo il suo affetto paterno. Ma ci viene spontanea la domanda: e i nostri Marò? C’ é qualcuno orgoglioso di loro? Qualcuno li difende?