SE MEDIASET ITALIA, IL CANALE TELEVISIVO PER GLI ITALIANI ALL ESTERO, NON É ANCORA DISPONIBILE NEL
TUO PAESE CONTATTA L´OPERATORE DI ZONA PER RICHIEDERLO, METTENDOCI IN COPIA.
Seguo ogni giorno la tua rubrica Fatti e Misfatti e mi permetto di suggerirti un argomento.
Il secondo fallimento dell’Alitalia. Esso avviene, è una mia mera opinione, perché Alitalia ha abbandonato Malpensa come hub. E lo ha fatto per i capricci dei piloti, hostess e stewart, appoggiati dai loro sindacati di quanti lavorano a Fiumicino, perché non volevano lasciare Roma e zone residenziali limitrofe per trasferirsi in Lombardia.
Tutti ricordano di aver letto che per i voli in partenza da Milano un aereo dove andare a prendere il personale viaggiante a Fiumicino, dove signori e signore arrivavano con servizio navette ad hoc.
Fiumicino non è mai diventato un hub e si è limitato a servire politici, portaborse e, forse, qualche alto prelato, qualche vescovo e qualche cardinale.
Tutto il Nord Italia sud della Svizzera sono stati costretti a optare per Zurigo, Ginevra e Parigi.
Posso immaginare che gli utenti romani abbiano preferito, per andare in giro per il mondo, farsi sbatacchiare dagli aerei Air France fino a Parigi, ché fa sempre figo atterrarci anche se solo per qualche ora di transito, e farsi trattare con la consueta arroganza francese a Charles de Gaulle.
È stata una scelta provinciale e antieconomica.
Se l’Alitalia tornasse a Malpensa, anche in vista di Expo 2015, il suo bacino d’utenza decuplicherebbe, nonostante chi, come me, non ha dimenticato, venti o trent’anni fa, quanto le hostess si ritenessero principesse sul pisello e gli stewart marchesi tolleranti con la plebaglia dei viaggiatori.
Anche il progetto di Mauro Moretti di Trenitalia avrebbe un senso perché, in prospettiva (incluso il tratto Lione-Torino), Malpensa potrebbe diventare come Zurigo e Ginevra e Francoforte, che hanno treni diretti da tutta Europa fino all’aeroporto. Immaginare folle di gente cha va a Fiumicino da Rieti e Latina e Frosinone e Avellino, fa sorridere. A parte che andrebbe rifatta tutta la rete ferroviaria di questi centri.
Se il primo salvataggio di Alitalia è stato fatto da industriali e non da finanzieri d’assalto, mai e poi mai l’hub Italiano di Malpensa sarebbe stato abbandonato. Certo, Malpensa andrebbe ristrutturato esteticamente, perché così come è davvero brutto. E a questo potrebbero servire i soldi del secondo salvataggio. Altrimenti sarebbe un ennesimo spreco alla DeCurtisiano “…e io pago!”.
Saluti cordiali.
Enrico Francot
P.S.: Apprezzerei molto ricevere, per il futuro, un tuo recapito meno vago. Non dico un indirzzo twitter, che non so usare, ma magari un indirizzo email della redazione.
caro signor enrico , sono con lei , . Malpensa è la terza volta che fallisce , ma per napolitano dobbiamo tenercela solo perchè è di bandiera . ma ci accorgiamo che è una battuta da idioti ? io ho avuto la disgrazia di volare con alitalia , personale villano , scarso servizio a bordo , cibo da far schifo . poi ho viaggiato con una compagnia spagnola , ottimo sotto ogni aspetto . mai volato con la cina ? provate , a parte la puzza di aglio , si viaggia comodi e ben serviti . inutile salvare una compagnia se prima non si licenziano tutti i dipendenti lavativi . mai visto in tutto il mondo che ci siano sindacati come i nostri ?
l’unica cosa che sanno dire ” sciopero ” invece si deve lavorare e non sta scritto da nessuna parte che devo essere un dipendente statale . e se i sindacati parlassero di calo della burocrazia , e delle tasse senza coprirsi di ridicolo con la storiella dell’ evasione ? certo perché i grandi evasori sono in parlamento , napolitano lo è . buona giornata signor enrico
Caro Liguori,
Seguo ogni giorno la tua rubrica Fatti e Misfatti e mi permetto di suggerirti un argomento.
Il secondo fallimento dell’Alitalia. Esso avviene, è una mia mera opinione, perché Alitalia ha abbandonato Malpensa come hub. E lo ha fatto per i capricci dei piloti, hostess e stewart, appoggiati dai loro sindacati di quanti lavorano a Fiumicino, perché non volevano lasciare Roma e zone residenziali limitrofe per trasferirsi in Lombardia.
Tutti ricordano di aver letto che per i voli in partenza da Milano un aereo dove andare a prendere il personale viaggiante a Fiumicino, dove signori e signore arrivavano con servizio navette ad hoc.
Fiumicino non è mai diventato un hub e si è limitato a servire politici, portaborse e, forse, qualche alto prelato, qualche vescovo e qualche cardinale.
Tutto il Nord Italia sud della Svizzera sono stati costretti a optare per Zurigo, Ginevra e Parigi.
Posso immaginare che gli utenti romani abbiano preferito, per andare in giro per il mondo, farsi sbatacchiare dagli aerei Air France fino a Parigi, ché fa sempre figo atterrarci anche se solo per qualche ora di transito, e farsi trattare con la consueta arroganza francese a Charles de Gaulle.
È stata una scelta provinciale e antieconomica.
Se l’Alitalia tornasse a Malpensa, anche in vista di Expo 2015, il suo bacino d’utenza decuplicherebbe, nonostante chi, come me, non ha dimenticato, venti o trent’anni fa, quanto le hostess si ritenessero principesse sul pisello e gli stewart marchesi tolleranti con la plebaglia dei viaggiatori.
Anche il progetto di Mauro Moretti di Trenitalia avrebbe un senso perché, in prospettiva (incluso il tratto Lione-Torino), Malpensa potrebbe diventare come Zurigo e Ginevra e Francoforte, che hanno treni diretti da tutta Europa fino all’aeroporto. Immaginare folle di gente cha va a Fiumicino da Rieti e Latina e Frosinone e Avellino, fa sorridere. A parte che andrebbe rifatta tutta la rete ferroviaria di questi centri.
Se il primo salvataggio di Alitalia è stato fatto da industriali e non da finanzieri d’assalto, mai e poi mai l’hub Italiano di Malpensa sarebbe stato abbandonato. Certo, Malpensa andrebbe ristrutturato esteticamente, perché così come è davvero brutto. E a questo potrebbero servire i soldi del secondo salvataggio. Altrimenti sarebbe un ennesimo spreco alla DeCurtisiano “…e io pago!”.
Saluti cordiali.
Enrico Francot
P.S.: Apprezzerei molto ricevere, per il futuro, un tuo recapito meno vago. Non dico un indirzzo twitter, che non so usare, ma magari un indirizzo email della redazione.
caro signor enrico , sono con lei , . Malpensa è la terza volta che fallisce , ma per napolitano dobbiamo tenercela solo perchè è di bandiera . ma ci accorgiamo che è una battuta da idioti ? io ho avuto la disgrazia di volare con alitalia , personale villano , scarso servizio a bordo , cibo da far schifo . poi ho viaggiato con una compagnia spagnola , ottimo sotto ogni aspetto . mai volato con la cina ? provate , a parte la puzza di aglio , si viaggia comodi e ben serviti . inutile salvare una compagnia se prima non si licenziano tutti i dipendenti lavativi . mai visto in tutto il mondo che ci siano sindacati come i nostri ?
l’unica cosa che sanno dire ” sciopero ” invece si deve lavorare e non sta scritto da nessuna parte che devo essere un dipendente statale . e se i sindacati parlassero di calo della burocrazia , e delle tasse senza coprirsi di ridicolo con la storiella dell’ evasione ? certo perché i grandi evasori sono in parlamento , napolitano lo è . buona giornata signor enrico