Mediaset chiude Tg4 e Studio Aperto, cosa c’è di vero dietro l’indiscrezione sulla “fine delle trasmissioni”

L’articolo pubblicato sul quotidiano diretto da Piero Sansonetti, “Il Riformista”

 

No, non ci sarà alcuna chiusura per Studio Aperto e Tg4, così come per Sport Mediaset. Da Cologno Monzese arriva una secca smentita alle indiscrezioni, rilanciate sul web da più giornali, su una prossima chiusura dei due telegiornali generalisti e di quello dedicato allo sport su Italia1 già a fine novembre.

 

 

Fonti del Biscione spiegano infatti come stanno realmente le cose: nessuna chiusura ma semplice riorganizzazione interna delle ‘line’ di tutte le testate in un’ottica di ottimizzazione, con volti e soprattutto loghi delle varie testate che resteranno. Se prima infatti le varie avevano un personale di line dedicato, da fine novembre ci sarà una unica line trasversale che farà riferimento alla testata TgCom24.

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Liguori: “Grande fake news di Lavrov su Hitler ebreo, chi autorizza queste persone a toccare pezzi di storia che fanno imbestialire il popolo di Israele?”

“La più grande fake news che ho sentito nelle ultime 48 ore è quella del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, che ha detto che Hitler era ebreo. Ma chi gliel’ha detto? Chi autorizza queste persone a toccare pezzi della storia che fanno naturalmente imbestialire tutti quelli che la storia l’hanno vissuta sulla loro pelle, a cominciare dal popolo di Israele”.

Clicca qui per guardare l’intervento completo di Paolo Liguori

Arnon Shahar, responsabile task force Covid-19 Israele: “Dopo la terza dose ne serviranno altre”, la puntata del 3 novembre

 

Sarà necessario fare altri richiami di vaccino anti Covid dopo la cosiddetta “terza dose”. Lo dice a Tgcom24 il responsabile del piano vaccinale di Israele Arnon Shahar, ospite del direttore Paolo Liguori a “Fatti e Misfatti”. “E’ necessario per salvare vite”, spiega. “Nei mesi di giugno e luglio, in Israele abbiamo rilevato un calo drammatico dell’immunità, della capacità del vaccino di proteggerci. Visto l’arrivo della quarta ondata, abbiamo così quindi deciso di dare una copertura in più. E così facendo abbiamo salvato migliaia di persone”, aggiunge.

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“Salvini e Meloni da Berlusconi? Come due ragazzini che hanno rovinato la macchina del papà”, Paolo Liguori a “Stasera Italia”

Salvini e Meloni nella villa di Berlusconi? Mi sono sembrati come quei ragazzi che chiedono la macchina al papà e poi gliela rovinano”. A “Stasera Italia”, il direttore di Tgcom24, Paolo Liguori, commenta il recente incontro tra i leader del centrodestra per raccogliere le idee dopo la sconfitta rimediata alle recenti amministrative.

 

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Il giorno di Juve-Roma: dai prezzi delle Curve alla vita di coppia, una sola vincitrice

L’editoriale pubblicato su “Il Messaggero” domenica 17 ottobre

 

I lettori perdoneranno se prima di Juventus-Roma dedico attenzione a due fatti diversi dalle tattiche e dal gioco, non così lontani, però dai nostri interessi e dalla nostra attenzione. Il primo è il costo esagerato dei biglietti per entrare allo Stadio: più di 50 euro per un posto in Curva è troppo e i prezzi stanno salendo in continuazione. Capisco i problemi delle Società, ma non si può inneggiare al ritorno del pubblico, componente essenziale per un calcio vero, e poi selezionarlo con prezzi iperbolici. Tutti vedono la televisione? Per forza, con i costi attuali.

 

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Da “Il Foglio Quotidiano”: “I diari di Marcello”. l’intervista di Dell’Utri

Condividiamo l’intervista rilasciata da  Marcello Dell’Utri al Foglio Quotidiano

 

Milano. Ma è vero che Berlusconi le baciava le mani, e la chiamava don Dell’Utro? “Certo che è vero. Noi raccontavamo persino spiritosaggini su Mangano, il famoso stalliere di Arcore. Ci inventavamo storie. Il Cavaliere mi sfotteva. Ridevamo come matti. Ma le pare che uno fa così se ha un mafioso in casa? Le racconto una cosa che la prego di non scrivere, perché chissà come viene interpretata. Qua nessuno sembra capire l’ironia”. Ma no, carissimo don Dell’Utro, l’ironia è il giusto salva condotto. “Guardi che la usano contro Berlusconi”. Ma no, ormai  il Cav. è in via di santificazione. “In effetti lui pensa di andare al Quirinale. Cosa che io boh mi pare improbabile. Anche se io a Silvio gli ho visto fare cose che sembravano impossibili. Quindi mai dire mai”. In effetti lui fa tutto in grande. “Sì, pure il Bunga Bunga”.
“Oggi mi occupo della mia biblioteca in via Senato, ne sto allestendo una siciliana nella Valle dei Templi. E gioco a pingpong. Mi preparo per un torneo tra ottuagenari”
E Marcello Dell’Utri, ottant’ anni, ex senatore, fondatore di Publitalia, ex detenuto di Rebibbia matricola numero 103729, sembra un gatto di marmo. Però ironico.

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