Editoria, Matteo Renzi nuovo direttore de “Il Riformista”

 

Matteo Renzi è il nuovo direttore de Il Riformista. L’annuncio presso la sala conferenze dell’Associazione della Stampa Estera a Roma. Dopo oltre tre anni il direttore Piero Sansonetti lascia la direzione per passare a quella de l’Unità, testata storica salvata da Romeo Editore che verrà rilanciata dopo gli anni bui che l’hanno portata al fallimento. “Ho accettato una sfida affascinante: per un anno sarò il direttore de Il Riformista”, ha dichiarato il leader di Italia Viva.

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Il Corriere intervista Sansonetti: “Fratelli Bianchi sono mostri perfetti, Willy ucciso come Cucchi ma loro non sono carabinieri”

“Non sono un provocatore e neanche un paraculo, uno che dice le cose per compiacere. Difendo quelli che sono dipinti come mostri, gli zingari, gli immigrati, ho difeso pure Marcello Dell’Utri. Lo stare dalla parte dei più deboli l’imparai dal Pci tanti anni fa”. Così Piero Sansonetti, direttore del Riformista, dalle colonne del Corriere della Sera, controbatte alla pioggia di insulti social che si è abbattuta su di lui dopo un post sui Fratelli Bianchi condannati all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Condannati anche a scontare la pena in strutture separate.

 

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Paolo Liguori e Piero Sansonetti presentano il RiformistaTv: “Portiamo il garantismo nel Paese tra i più giustizialisti d’Europa”

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina, nella cornice del Museo Nazionale Romano, la web tv de Il Riformista. Al tavolo dei relatori Paolo Liguori e Piero Sansonetti, i due ideatori della nuova testata digitale. L’iniziativa si inserisce nel solco della tradizione garantista che, secondo i due direttori, il Paese sembra aver smarrito. “Tireremo sassate per scassare il sistema dell’informazione”, ha dichiarato Sansonetti. “Parliamo a chi governa i processi – ha aggiunto Liguori – perché devono cambiare le mentalità che sono alla base di chi li celebra. Bisogna difendere i più deboli”.

Ucraina, Sansonetti e Liguori: “Siamo contro l’invio delle armi deciso dal governo italiano”

“Siamo rimasti pochissimi a non voler mandare le armi in Ucraina”, dice il direttore del TgCom Paolo Liguori nella rubrica ‘Attenti a quei due’, in compagnia del direttore de Il Riformista, in merito alla decisione del governo italiano di inviare armamenti agli ucraini per sostenere la resistenza contro l’assedio della Russia. “Io sono contrario a mandare le armi – aggiunge Liguori – e spero che tacciano le armi, senza mandarne altre”. “Io ricordo quel discorso che fece Pertini, il presidente partigiano, quando disse alla Camera: ‘Svuotate gli arsenali e riempite i granai”, dice il direttore Sansonetti prendendo la parola. E… Continua a leggere


“Riformista Tv”, Liguori e Sansonetti per Pittelli libero: “Noi non molliamo, vogliamo sapere perché è in prigione”

Con le voci dei direttori Paolo Liguori e Piero Sansonetti, prende il via il nuovo canale “Riformista Tv“. Si comincia dall’analisi del caso dell’avvocato Giancarlo Pittelli, l’ex parlamentare che da oltre due anni è privato della libertà a seguito di un’inchiesta giudiziaria ancora lontana da una sentenza di primo grado.

 

Da “Il Riformista”: La vittima è Rachele Mussolini, chi è il fascista?

Condividiamo l’intervento del direttore del quotidiano Piero Sansonetti

Sono rimasto di pietra, l’altra sera, quando ho sentito Corrado Formigli, su La 7, annientare Rachele Mussolini – in contumacia – e contestarle, in sostanza, il diritto di presentarsi alle elezioni con quel cognome. Ha fatto bene Guido Crosetto (che ha idee politiche, spesso, molto lontane dalle mie) a indignarsi e ad alzare la voce. Formigli ha reagito all’intervento di Crosetto togliendogli la parola con l’aria… (posso dirlo?) con l’aria del ducetto che il potere ce l’ha e non lo cede a nessuno. Io non conosco neppure alla lontana Rachele Mussolini. So che è una signora che fa politica da molti anni, che è di destra, che si presenta alle elezioni e le vince. E mi hanno abituato a pensare che chi vince le elezioni è bravo, e che se gli elettori lo votano lui è democraticamente legittimato. Non ha bisogno del timbro di Formigli e neppure del timbro del mio amico Bersani. Dove me le hanno insegnate queste cose? Nel Pci. Circa 50 anni fa me le spiegò Luigi Petroselli, che era il capo della federazione romana del partito e del quale l’altro giorno abbiamo celebrato i quarant’anni dalla morte, che avvenne a Botteghe Oscure, mentre scendeva dal palchetto dopo aver pronunciato nella solenne seduta del Comitato centrale – un intervento critico verso il segretario. Che era Berlinguer.

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Piero Sansonetti al “Tg4”: i video

“Non ho mai pensato che il reddito di cittadinanza fosse una misura a favore del lavoro, sono due questioni politiche e sociali molto diverse: una è come creare buon lavoro, con stipendi decenti, l’altra è come garantire la sopravvivenza alla parte povera della popolazione”

L’intervento di mercoledì 30 agosto

 

“Alluvione Emilia-Romagna, esistono delle responsabilità delle forze politiche che si sono alternate al governo dello Stato per due ragioni: eccesso di burocrazia e poco interesse alle questioni ambientali per scarso consenso”

L’intervento di lunedì 22 maggio

“Alluvione Emilia-Romagna, quando la natura si scatena in questo modo nessuna regione sembra in grado di contrastarla; l’unica consolazione è la potenza della macchina dei soccorsi”

L’intervento di mercoledì 17 maggio

 

“La nuova linea del Pd non mi sembra estremista; nessuna critica a Cottarelli che ha tutto il diritto di esprimere le sue idee”

L’intervento di lunedì 8 maggio

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