Arresto Giovanni Toti, Paolo Liguori: “Non era necessario”

Ospite a “Prima di Domani”, Paolo Liguori interviene in merito agli arresti domiciliari del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Io sono un vecchio amico di Toti, ho lavorato con lui negli anni e potrei definire la nostra amicizia intima: lo conosco e so come ragiona. Per questo chiedo di prendere la mia risposta per quella che è” premette il direttore editoriale di Tgcom24.

“La domanda giusta per me è: esiste o non esiste un sistema della magistratura che agisce sulla politica? Sì, esiste e opera da anni. Toti era necessario l’arresto? No, non era necessario. Ho letto le carte fino all’ultima riga come puoi immaginare con attenzione e non sono solo i quattro mesi per autorizzare gli arresti domiciliari come hai sottolineato – dice Liguori riferendosi a quanto detto da Bianca Berlinguer – ma i quattro anni di indagine con le microspie dentro l’ufficio del Presidente della Regione. Anche il ministro della giustizia ha detto una cosa da magistrato: “dopo quattro anni di indagine rinvio una persona a giudizio ma non posso arrestarla”.

“Quando il tempo di durata dell’indagine riguarda quattro anni precedenti l’arresto non è necessario, a meno che non si vuole le dimissioni da parte di Giovanni TotiI presidenti di regione non hanno nemmeno uno straccio di guarentigia, perché? Se hanno più potere e responsabilità di un ministro?” Conclude Paolo Liguori. 

Energia, Pichetto Fratin a Tgcom24: “Accordo di Venaria molto importante”

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ospite di Tgcom24 dopo l’appuntamento del G7 sull’ambiente a Venaria. Intervistato dal direttore editoriale di Tgcom24 Paolo Liguori, il ministro, che ha presieduto il vertice internazionale, parla di “accordo importante” perché “per la prima volta si prevede l’uscita dall’utilizzo del carbone, la più inquinante tra le fonti fossili”.

“Nel G7 ci sono Paesi che hanno una quota di utilizzo di carbone rilevante, eppure c’è stato un confronto serio e si è deciso che nella prima metà della prossima decade usciremo dal carbone per evitare un ulteriore aumento della temperatura terrestre“. Focus poi sul nucleare, candidato alla sostituzione delle fonti fossili. “L’Italia – spiega Pichetto Fratin – sta partecipando alle due più importanti ricerche, sia quella di iniziativa francese, che quella americana”.