Elezioni, Liguori: “Meloni e il centrodestra stravincono. Sconfitta a sinistra, il M5S cresce moltissimo”

Paolo Liguori interviene negli studi del Riformista Tv commentando i primi risultati delle elezioni politiche 2022: “Non abbiamo ancora i numeri veri delle elezioni ma abbiamo il senso politico della giornata. La strada è quella. Il centrodestra ha vinto le elezioni, questa è la notizia di oggi. Dentro il centrodestra Giorgia Meloni ha stravinto perché Fratelli d’Italia vale di più della somma degli altri due partiti di centrodestra. La Lega ha una sconfitta, invece Forza Italia tiene quello che ci si aspettava. Il dato politico è la vittoria del centrodestra che torna a governare dopo 14 anni. Se gli italiani… Continua a leggere


Fondi russi ai partiti, Liguori: “Un classico scandalo a orologeria pre-elettorale inscenato dai servizi americani”

Sulla notizia di presunti fondi russi ai partiti politici di oltre 20 paesi, il commento del direttore editoriale di “Riformista Tv” Paolo Liguori: “Questo modo di operare, ormai una consuetudine in Italia, ha perso efficacia e anche credibilità. Forse gli stessi procuratori sanno che le inchieste vanno aperte dopo le elezioni. Se vengono aperte prima, in realtà non ci crede nessuno. È rimasto soltanto un procuratore in Italia che fa retate di 300 o 400 persone, per poi rimetterle in libertà. Beato lui, al quale ancora credono. In generale, gli italiani ci credono poco. Questa volta arriva una novità. La… Continua a leggere


Elezioni, Liguori: “Tutti si definiscono moderati, ma c’è una guerra feroce alla quale partecipiamo”

“Tutti vogliono fare la corsa a definirsi moderati, ma a pochi chilometri da qui c’è una guerra feroce alla quale noi partecipiamo come Nato”. Così Paolo Liguori, il direttore editoriale di Tgcom24, a “Controcorrente” che considera: “Intanto noi non facciamo nulla per fare una mediazione, per comparire, per essere protagonisti di una pace: siamo moderati”.   “Tra due mesi, comunque andranno a finire le elezioni – continua Liguori – ci troveremo una guerra che non finisce mai e con l’Italia che non fa nulla, né per farla finire né per risolvere in altro modo. Stiamo seguendo come dei cagnolini Biden… Continua a leggere


Taglio dei parlamentari, Liguori: “La strage dei colpevoli”

“Durante questi giorni, prima della costituzione delle liste, i partiti hanno discusso ed è venuta fuori una bagarre enorme per gli esclusi dalle liste: si scopre, infatti, che sono molti gli esclusi. Questo parlamento è quello che ci ha portato a votare un referendum per diminuire di un terzo (di 300 persone) il numero dei parlamentari. Ci hanno portato in maniera incosciente, sulla spinta formidabile dei 5Stelle, che ora vengono decimati da queste elezioni – stanno lottando per portare 15 persone in parlamento, prima erano decine – e dice ‘Tagliamo’. Ma non se ne sono mai assunti la responsabilità: non… Continua a leggere


Elezioni, Liguori: “I partiti tutti tacciono sul tema della giustizia perché l’elettorato è giustizialista”

“I partiti non possono rispondere a questa domanda di giustizia perché si sono resi conto che l’elettorato italiano è profondamente giustizialista. È poco garantista. Prende più voti chi minaccia con più carcere, repressione e tutte queste cose che spesso avvengono sommariamente, che i politici assecondano ma non dirigono perché nelle mani di una magistratura che ha dato una pessima prova di sé”. Così il direttore editoriale di Riformista Tv Paolo Liguori sull’assenza del tema giustizia nella campagna elettorale dei partiti in vista delle elezioni del 25 settembre.

 

Clicca qui per guardare l’intervento completo del direttore Paolo Liguori

 

Paolo Liguori: “Votare a settembre è compresso e porta due criticità”

 

L’intervento di Paolo Liguori a “Controcorrente”, durante la puntata di lunedì 25 luglio, inizia con una riflessione in merito ai tempi delle elezioni e su quanto sia difficile andare alle urne a settembre: “È compresso fare tutto tra luglio, quando il governo si scioglie, e ottobre, dove bisogna iniziare a ragionare di manovra economica”.

 

Il direttore editoriale di Tgcom24 prosegue quindi focalizzandosi su due criticità che ricadranno sugli italiani, quando si troveranno un parlamento sempre più casuale e generico: “La prima è che la scelta dei candidati è casuale, veloce, assurda, frenetica, senza una selezione. Inoltre la campagna elettorale sarà cortissima, brevissima, sincopata e porterà a un restringimento dei temi che si limiteranno a chi vince e chi perde”.

Continua a leggere