Ucraina, Paolo Liguori: “Zelensky sembra un invasato, manda il suo popolo alla rovina”

  “Zelensky? A me sembra un invasato, che manda il suo popolo alla rovina“. Ospite a “Stasera Italia”, il direttore editoriale di Tgcom24 Paolo Liguori commenta le ultime dichiarazioni del presidente dell’Ucraina, deciso a continuare la guerra contro la Russia fino alla vittoria finale.   “È chiaro che è stato aggredito, ma, come in qualsiasi campo di battaglia, arriva un momento in cui ci si rende conto che il sacrificio è troppo e bisogna fermarsi“, continua Liguori, portando ad esempio sia la Francia nella prima guerra mondiale che la Germania nella seconda. “Lo dice anche il più saggio di tutti: il capo del Pentagono, che è un generale”.   Continua a leggere


Regione Lazio, Rocca a Tgcom24: “Non avrò pace finché non ridarò dignità alla Sanità”

 

La sanità, con l’emergenza pronto soccorso e le lunghe liste di attesa per visite ed esami. Le infrastrutture, con i cantieri da sbloccare e gli interventi per favorire gli spostamenti dei pendolari. Il lavoro, con la ripartenza dell’economia e il focus sulla formazione. Ecco le priorità del nuovo presidente della regione Lazio Francesco Rocca, intervistato dal direttore editoriale di Tgcom24 Paolo Liguori.

Paolo Liguori: “Nella Costituzione ci sono anche gli articoli 11 e 27”

 

Articolo 11: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Articolo 27: La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte.

Caso Asl Napoli 1, Liguori: “Minacce ai lavoratori, non si deve perdere più tempo. Verdoliva e De Luca rispondano”

  Lo scandalo della malasanità a Napoli si sta allargando e prima o poi il direttore dell’Asl Verdoliva (e anche il governatore della Campania De Luca) dovranno rispondere. Perché tre società di servizi: Epm, Gemaservice e Gesap hanno ridotto i lavoratori destinati alle pulizie e alla sanificazione degli ospedali della metà ricorrendo a un contratto di servizio, quindi spesa pubblica a carico dei cittadini, dicendo che non c’era bisogno di così tanti addetti. E questo sarebbe niente.   La cosa grave è che quest’accordo è stato sottoscritto dai sindacati. Allora siamo tornati sulla vicenda per dire: “È possibile mai che… Continua a leggere


Dimissioni ministro della Difesa ucraino, Liguori: “Ora sono al comando i servizi segreti militari. A chi stiamo dando le armi?”

 

“Cosa sta succedendo in Ucraina e perché me lo chiedo? Perché stiamo dando armi all’Ucraina da un anno. A chi? A chi diamo le armi? A quale potere diamo le armi? Il ministro degli Interni è stato abbattuto da forze interne, il ministro della Difesa si è dimesso, ora sono al comando i servizi segreti militari. Per conto di chi? Quale democrazia riceve i nostri aiuti militari?

 

Così il direttore Paolo Liguori analizza la notizia delle dimissioni del ministro della Difesa ucraino.

Licenziamenti Asl Napoli 1, Liguori: “Direttore Verdoliva, azienda sanitaria e sindacati diano delle risposte”

  Sono stupito per aver ricevuto una telefonata, e anche un biglietto, in seguito a questa video-denuncia che abbiamo fatto sul Riformista, sulla questione dell’Asl di Napoli. Mi ha scritto un lavoratore, uno di quelli messi in cassa integrazione – uno delle altre ditte (Gema service) – che insieme a Gesap e Epm hanno messo 900 persone in cassa integrazione a carico dello Stato, cioè a carico dell’Inps.   Questa persona mi ha scritto (e poi telefonato) per dirmi: “Direttore ma che sta dicendo? I nostri sindacati hanno approvato l’operazione fatta con la Asl, sia per l’ospedale del Mare, sia… Continua a leggere


Malasanità in Campania, Liguori: “900 lavoratori a casa, De Luca (e la Asl) in silenzio”

C’è malasanità e malasanità. C’è quella dell’errore, c’è quella della trascuratezza che avviene sui pazienti, e ne abbiamo citati alcuni casi. Ma adesso siamo davanti a un caso che riguarda una malasanità di struttura burocratica dell’intera Asl Napoli 1 che fa capo al direttore Verdoliva. Succede che una ditta di pulizie si aggiudica l’appalto per l’ospedale del Mare: Epm si chiama. Dopo aver vinto la gara, che tra l’altro è stata anche contestata, che forse andava rifatta (o forse no), sostiene che 422 dipendenti per quel lavoro sono troppi e ne basterebbero 212.     Intanto li mette in cassa… Continua a leggere


Roma, il sindaco Gualtieri a Tgcom24: “Non solo Giubileo ed Expo”

 

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervistato dal direttore Paolo Liguori, a Tgcom24 afferma: “Giubileo ed Expo 2030 sono le due scadenze importanti, ma per la Capitale anche soluzioni per la manutenzione quotidiana”.

 

E così il primo cittadino ha presentato il piano di ammodernamento della città, parlando di termovalorizzatore, trasporti su gomma e metropolitana, vigili e viabilità e anticipando le mosse del Campidoglio già sul tavolo del governo.

Malasanità in Campania, qualcuno sta dicendo delle grandi balle

La malasanità, una delle parole più usate ed abusate. È il contrario dell’eccellenza sanitaria che per esempio il governatore della Campania De Luca rivendica per la sua regione e che vede i massimi dirigenti della Asl – il direttore in particolare – denunciare tutti i casi di malasanità.

 

Però, quando succedono in Campania, come nel caso dell’ospedale Ruggi dove un uomo di sessantott’anni arriva in codice rosso, viene messo in attesa e dopo otto ore muore. Oppure come nel caso di un bambino di cinque mesi che arriva in crisi respiratoria, sempre al Ruggi, viene dimesso, torna a casa e ha un’altra crisi respiratoria. Allora i genitori pensano di portarlo a Battipaglia ma, anche in questo caso, il paziente muore.

 

Clicca qui per guardare l’intervento completo del direttore Paolo Liguori

 

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