Paolo Liguori, ospite a “Stasera Italia”, commenta le ultime dichiarazioni dell’Europa che non fanno sconti all’Italia anzi mettono il Bel Paese nel mirino di Bruxelles. “Il treno dell’Europa è scompaginato e in campagna elettorale. Ci sono segnali arrivati dal patto di stabilità e sul Mes da ratificare. Su quest’ultimo il partito di Forza Italia è stato sempre favorevole, parliamo già dai tempi di Silvio Berlusconi”. “Poi, aggiungo, le agenzie internazionali sui conti italiani hanno molto da dire. Noi siamo bravi perché nel momento in cui succedono le cose, e lo sta dimostrando anche questo nuovo governo, facciamo conferenze… Continua a leggere
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Guerra in Ucraina, Paolo Liguori: “La soluzione del governo italiano non c’è, la aspettiamo da Blinken”
Ospite a “Stasera Italia”, il direttore editoriale di Tgcom24 Paolo Liguori si esprime sull’incondizionato appoggio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel sostenere anche militarmente l’Ucraina: “La guerra o la si fa o si parla di pace. Noi la stiamo facendo fare agli altri”. Intanto in studio il dibattito si accende tra il vicepresidente del M5s, Michele Gubitosa, e Ilaria Cavo parlamentare di “Noi Moderati” su una possibile soluzione da adottare per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina. “La soluzione del governo italiano non c’è, la aspettiamo da Blinken. Io sono sempre stato con gli… Continua a leggere
Dimissioni ministro della Difesa ucraino, Liguori: “Ora sono al comando i servizi segreti militari. A chi stiamo dando le armi?”
“Cosa sta succedendo in Ucraina e perché me lo chiedo? Perché stiamo dando armi all’Ucraina da un anno. A chi? A chi diamo le armi? A quale potere diamo le armi? Il ministro degli Interni è stato abbattuto da forze interne, il ministro della Difesa si è dimesso, ora sono al comando i servizi segreti militari. Per conto di chi? Quale democrazia riceve i nostri aiuti militari?
Così il direttore Paolo Liguori analizza la notizia delle dimissioni del ministro della Difesa ucraino.
Liguori: “Armi a Zelensky come a Saddam, forza non controllata né da Nato né da Europa: pericolo una volta finita la guerra”
“Zelensky con tutte le armi che ha avuto – perché quello è il problema fin dall’inizio, ossia che abbiamo messo delle armi in un punto dell’Europa che può terrorizzare anche i vicini, anche i polacchi, gli ungheresi, si forma una truppa d’élite senza il controllo né della Nato né nostra, né degli americani (Biden è dovuto intervenire tre volte per ricordargli che vogliamo fare la pace). Questo è il vero problema del dopoguerra, questa forza armata importante, micidiale, che ha Zelensky, è una forza che potrà essere riportata a casa al mondo civile anche dopo un accordo internazionale oppure no?… Continua a leggere
Liguori: “La vittoria sui russi non ci sarà mai, bisogna smettere con la guerra”
“Come si può uscire dalla guerra? Ci sono solo due modi. C’è chi pensa che si possa uscire dalla guerra solo con la vittoria. Queste persone si devono curare. E noi come Europa le dovremmo curare. È una concezione arcaica che si possa uscire dalla guerra con la vittoria. Dalla seconda guerra mondiale in poi, le guerre non le vince più nessuno. Perdono tutti. Solo noi sui giornali diciamo “noi dobbiamo vincere contro Putin”. La guerra finisce solo interrompendo la guerra. Come si fa a far smettere l’aggressore? Senza buttare benzina sul fuoco della guerra (che non stiamo facendo noi).… Continua a leggere
Ucraina, Liguori: “Una balla il rischio nucleare. La fine della guerra è vicina ma a spese dell’Europa”
“La Russia sconfitta e piegata in ginocchio per le sanzioni prepara la guerra atomica. Fantastico. Questa è una barzelletta inventata naturalmente da tutti i servizi di intelligence e di informazione occidentale, principalmente anglosassoni, a noi propinati. Pari pari, la trovate su alcuni giornali italiani. Sul Corriere della Sera la trovate scritta ancora meglio di come è stata pensata. Quello che sta succedendo è l’esatto opposto. Ovvero, da qualche tempo – anche più di un mese – in Ucraina russi e americani trattano tra di loro. Trattano i militari. Trattano il rilascio dei prigionieri e lo scambio dei prigionieri. Trattano i… Continua a leggere
Crisi del gas e guerra, Liguori: “Ma quale ricatto di Putin? Le sanzioni danneggiano noi”
“Vorrei che gli italiani abbiano ben chiaro che la crisi energetica finirà quando finirà la guerra”. Così il direttore Paolo Liguori, commenta a “Stasera Italia” le difficoltà dell’Italia nell’approvvigionamento del gas, causate dal conflitto tra Russia e Ucraina: “Sento parlare molti politici di un ricatto di Putin, ma quale ricatto? Gli abbiamo dato delle sanzioni”. Per Liguori le misure adottate per cercare di fermare il conflitto sono inefficaci: “Danneggiano noi – ha spiegato – ci sono fior di economisti che lo spiegano e vengono trattati come degli ignoranti. I governati e chi gestisce l’energia, questa cosa dovrebbero saperla:… Continua a leggere
Guerra in Ucraina, Paolo Liguori: “L’Europa la vera sconfitta”
“Stiamo assistendo a un nuovo capitolo, a un nuovo atto del dramma della guerra in Ucraina. In questo capitolo il tema è come arrivare ad un negoziato che non si può eludere alla fine di ogni guerra, senza dire che si vuole negoziare. I russi hanno fatto presto, hanno invaso un bel po’ di Ucraina e adesso arretrano su quei confini che fin dall’inizio volevano occupare, che coincidono perfettamente con le popolazioni che il 4 novembre andranno a votare se stare con la Russia o con l’Ucraina e voteranno – come hanno fatto in Crimea – per stare con la… Continua a leggere
La morte di Gorbaciov, la guerra in Ucraina e il nuovo muro che vuole alzare l’Occidente
di Paolo Liguori Nel 1989, quasi dieci anni prima della fine del secolo, tre grandi uomini portarono a compimento una politica che cambiò la faccia del mondo, la faccia geopolitica del mondo. O perlomeno speravamo che la cambiasse per sempre. Sono morti tutti e tre, Ronald Reagan, Papa Wojtyla e adesso Gorbaciov. Cosa successe in quel momento? Beh, ci fu il cambio. Il cambio del secolo, il secolo della guerra mondiale, il secolo delle guerre, il secolo del Fascismo e del Comunismo che ha sono continuati anche dopo, ma in altra forma, il secolo della morte era il secolo alle spalle, crollò il muro di Berlino, il muro di Berlino era un… Continua a leggere