Israele, Marco Mancini (ex Sismi) a Tgcom24: “Dietro l’attacco di Hamas c’è l’Iran”

L’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre “è dovuto a una riunione che è avvenuta anni fa fra Saleh al-Arouri, che è la mente strategica di quanto avvenuto, la guardia della rivoluzione islamica iraniana e Hezbollah. Dietro l’attacco c’è l’Iran. Iran che non vuole apparire in prima persona ma che finanzia e fornisce armi ad Hamas”. Lo ha detto a Tgcom24 Marco Mancini, ex responsabile controspionaggio Sismi.

“Questa è una guerra dei terroristi di Hamas – che non è il popolo palestinese – contro Israele. I palestinesi a Gaza – che non sono filo Hamas – non lavorano, non hanno cure mediche, non possono andare a scuola. I sequestrati non sono solo gli ostaggi israeliani, c’è anche una parte di popolo palestinese sequestrato a Gaza dai terroristi di Hamas”, ha aggiunto.

Alon Bar a Tgcom24: “Quello degli ostaggi è un problema gravissimo, la comunità internazionale intervenga”

“Quello degli ostaggi è un problema gravissimo, vogliamo che siano rilasciati. Sono stati catturati uomini, donne, bambini. La comunità internazionale deve fare qualcosa, ci deve essere una richiesta da parte di tutto il mondo affinché Hamas li liberi”, così Alon Bar, ambasciatore d’Israele a Tgcom24: “Spero che tutti gli esseri umani, che siano cristiani, buddisti, musulmani, condanneranno quello che abbiamo visto negli ultimi giorni”.

“Quello che abbiamo visto nei kibbutz israeliani lascia senza parole. Le uccisioni dei bambini, le uccisioni di oltre mille civili israeliani, le uccisioni al rave. Mi aspetterei anche una reazione del mondo musulmano contro questo tipo di atrocità. Ma – avverte l’ambasciatore – non consentiremo ad Hamas di attaccare di nuovo Israele e prenderemo tutte le misure necessarie per evitarlo”.

Purtroppo, aggiunge Alon Bar, “la volontà di uccidere gli israeliani è molto alta, sia che si tratti di sunniti che di sciiti. Speriamo che la guerra di adesso non tocchi anche altri paesi ma la minaccia arriva anche da Siria, Libano. Non volevamo questo conflitto nella Striscia di Gaza, ma sappiamo difenderci e i danni a chi ci attacca saranno più gravi di quelli ricevuti”.

“Abbiamo fatto di tutto per non deteriorare i rapporti con la Siria, abbiamo la lasciato Gaza più di 20 anni fa, non c’è presenza militare israeliana, abbiamo cercato nuovi modi per migliorare la vita delle persone nella Striscia ma non è stato sufficiente. La volontà di uccidere gli israeliani è ancora più forte, non abbiamo scelta, dovremo difenderci ed evitare ogni nuovo attacco”.

Infine un ringraziamento alla solidarietà internazionale: “La solidarietà che abbiamo ricevuto da Italia ed Europa mi scalda il cuore, abbiamo sentito il sostegno per Israele. Ma se penso alle manifestazioni non di supporto per le vittime ma in favore di Hamas resto sorpreso. Questa volta mi aspetterei solidarietà da tutti verso Israele e una condanna a chi ammazza persone, decapita bambini, strappa persone civili dalla loro case e li prende in ostaggio. Sarebbe incomprensibile il supporto a queste persone”.

Arnon Shahar, responsabile task force Covid-19 Israele: “Dopo la terza dose ne serviranno altre”, la puntata del 3 novembre

 

Sarà necessario fare altri richiami di vaccino anti Covid dopo la cosiddetta “terza dose”. Lo dice a Tgcom24 il responsabile del piano vaccinale di Israele Arnon Shahar, ospite del direttore Paolo Liguori a “Fatti e Misfatti”. “E’ necessario per salvare vite”, spiega. “Nei mesi di giugno e luglio, in Israele abbiamo rilevato un calo drammatico dell’immunità, della capacità del vaccino di proteggerci. Visto l’arrivo della quarta ondata, abbiamo così quindi deciso di dare una copertura in più. E così facendo abbiamo salvato migliaia di persone”, aggiunge.

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