“Non è cambiata soltanto la qualità ma perfino la quantità. Visto che i gestori della distribuzione non amano far lievitare i loro prezzi, invitano i produttori ad abbassare leggermente le quantità delle cose confezionate, in maniera che il prezzo resti uguale. Se vai sulle cose a basso costo stai diminuendo la qualità. Perché si difende la marca? Perché è sinonimo di qualità. Ma il discorso è ancora più ampio. Il fatto che ci si occupi di tutto tranne che della spesa delle persone – parlo di politica, il governo, i giornali – che non si occupino di questo è uno scandalo perché ci si occupa dei problemi delle libertà e dei diritti – che per me, figurati, è il primo dei problemi – poi ci si occupa del problema del petrolio, del gas, del grano, giustissimo, dobbiamo portare l’attenzione della gente su queste problematiche. Ma non ci si occupa di quello che la gente deve fare per campare, per mangiare, per mantenere le famiglie. Chi è che dovrebbe agire da mastino, da cane da guardia per far sì che queste cose vengano a galla, pungolando i politici? Dovrebbero farlo i mezzi d’informazione. Ma non lo fanno”.
Clicca qui per guardare l’intervento completo del direttore Paolo Liguori