Silvio Berlusconi, Paolo Liguori: “Rischio che il centrodestra diventi una macchina chiusa, liberista e statalista”

 

Cosa manca al centrodestra con la perdita di Silvio Berlusconi? Ne parla Paolo Liguori, il direttore di Tgcom24, ospite a “Stasera Italia” nella puntata di giovedì 15 giugno. “Manca la parte più liberale e c’è il rischio che il centrodestra diventi una macchina chiusa, da una parte molto liberista, secondo la politica e l’influenza della Lega, dall’altra perfino statalista secondo una eccessiva attenzione in quella direzione di Fratelli d’Italia. Viene a mancare – considera Liguori – un perno importante che rendeva il centrodestra armonico”.

Secondo il direttore editoriale di Tgcom24, il centrodestra senza Silvio Berlusconi rischierà di chiudersi e la sfida di Giorgia Meloni sarà quella di “dare un incentivo a questo spirito liberale, trovare la formula per fare del centrodestra qualcosa di più simile alla Democrazia Cristiana, qualcosa di più inclusivo, di più collettivo e di meno chiuso”.

 

“Voglio ricordare – continua il direttore di Tgcom24 – quello che successe nel 2007. Berlusconi non era al Governo, ma all’opposizione. L’invasione veniva dall’Albania, ci fu un gravissimo incidente su una barca al largo di Brindisi speronata da una nave italiana, Berlusconi corse sul posto. Lui e anche il Governo, stimolato, andarono in Albania”.

 

“Ieri – ricorda Liguori – venne fatto quello che oggi si dice di voler fare con la Tunisia. L’Albania – aggiunge – divenne un posto dove noi italiani abbiamo contribuito a dare lavoro. Oggi abbiamo decine di aziende che lavorano per l’Italia. Lì ci fu la necessità di un intervento e oggi ci vuole la politica e un intervento concreto. Noi oggi dobbiamo pensare che siamo soli, noi europei non italiani, e dobbiamo fare quello che fu fatto in direzione dell’Albania. Ma fare, andare e costruire posti di lavoro “, conclude.

 

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