Malasanità in Campania, Liguori: “900 lavoratori a casa, De Luca (e la Asl) in silenzio”

C’è malasanità e malasanità. C’è quella dell’errore, c’è quella della trascuratezza che avviene sui pazienti, e ne abbiamo citati alcuni casi. Ma adesso siamo davanti a un caso che riguarda una malasanità di struttura burocratica dell’intera Asl Napoli 1 che fa capo al direttore Verdoliva. Succede che una ditta di pulizie si aggiudica l’appalto per l’ospedale del Mare: Epm si chiama. Dopo aver vinto la gara, che tra l’altro è stata anche contestata, che forse andava rifatta (o forse no), sostiene che 422 dipendenti per quel lavoro sono troppi e ne basterebbero 212.     Intanto li mette in cassa… Continua a leggere


Roma, il sindaco Gualtieri a Tgcom24: “Non solo Giubileo ed Expo”

 

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervistato dal direttore Paolo Liguori, a Tgcom24 afferma: “Giubileo ed Expo 2030 sono le due scadenze importanti, ma per la Capitale anche soluzioni per la manutenzione quotidiana”.

 

E così il primo cittadino ha presentato il piano di ammodernamento della città, parlando di termovalorizzatore, trasporti su gomma e metropolitana, vigili e viabilità e anticipando le mosse del Campidoglio già sul tavolo del governo.

Malasanità in Campania, qualcuno sta dicendo delle grandi balle

La malasanità, una delle parole più usate ed abusate. È il contrario dell’eccellenza sanitaria che per esempio il governatore della Campania De Luca rivendica per la sua regione e che vede i massimi dirigenti della Asl – il direttore in particolare – denunciare tutti i casi di malasanità.

 

Però, quando succedono in Campania, come nel caso dell’ospedale Ruggi dove un uomo di sessantott’anni arriva in codice rosso, viene messo in attesa e dopo otto ore muore. Oppure come nel caso di un bambino di cinque mesi che arriva in crisi respiratoria, sempre al Ruggi, viene dimesso, torna a casa e ha un’altra crisi respiratoria. Allora i genitori pensano di portarlo a Battipaglia ma, anche in questo caso, il paziente muore.

 

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