Ucraina, Sansonetti e Liguori: “Siamo contro l’invio delle armi deciso dal governo italiano”

“Siamo rimasti pochissimi a non voler mandare le armi in Ucraina”, dice il direttore del TgCom Paolo Liguori nella rubrica ‘Attenti a quei due’, in compagnia del direttore de Il Riformista, in merito alla decisione del governo italiano di inviare armamenti agli ucraini per sostenere la resistenza contro l’assedio della Russia. “Io sono contrario a mandare le armi – aggiunge Liguori – e spero che tacciano le armi, senza mandarne altre”. “Io ricordo quel discorso che fece Pertini, il presidente partigiano, quando disse alla Camera: ‘Svuotate gli arsenali e riempite i granai”, dice il direttore Sansonetti prendendo la parola. E poi aggiunge: “Ma noi stiamo facendo il contrario: stiamo svuotando i granai e riempiamo gli arsenali. Io sono un vecchio pacifista – afferma – e sono sempre stato contro tutte le guerre. Per me le guerre non sono mai giuste”, sostiene Sansonetti ricordando l’intervento della Nato in Serbia tra il 1998 e il 1999.

 

Crisi Ucraina, Liguori: “Il prezzo delle sanzioni lo paga l’Europa”

La situazione è gravissima“, ha detto il direttore Paolo Liguori nel punto quotidiano del Riformista Tv ‘Attenti a quei due’, riguardo la situazione in Ucraina e ha spiegato: “Non perché Putin appoggia le due Repubbliche separatiste del Donbass che sono in guerra da otto anni con l’Ucraina e ci sono stati 14mila morti di cui noi ci siamo infischiati, ma perché l’Europa è completamente strangolata da questa situazione ma anche da sé stessa, dalle sue divisioni e dagli Usa che insistono sulla guerra. Hanno schierato le truppe nel Baltico, è come se Putin avesse mandato le sue truppe in Canada”.

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