15 risposte a “Le tre da ricordare: la lentezza del Governo Monti, la legge sulla cittadinanza, il Tgcom24 sta per partire con tutte le novità

  1. invece di inserire nelle notizie da ricordare”la cittadinanza agli immigrati” ricordate NOI cittadini di Barcellona P.G. e tutte le zone colpite dall’alluvione in questi giorni….non ci piangiamo addosso…maporca miseria…non siamo cittadini italiani anche noi?? xkè non attivano un numero x le donazioni come hanno fatto x Genov ( giustamente)?, xkè stiamo spalando il fango senza che nessuno ci coordini?dv’è lo Stato in questo momento?noi ce la stiamo mettendo tutta….ma aiutateci anche voi!!

  2. caro direttore..sono alessandro falbo, 31 anni, di chivasso…sono disoccupato da sempre..non mi resta che credere ai miracoli del governo monti…

  3. Dopo alcuni giorni dal felice ed acclamato insediamento del Professore Monti a Palazzo Chigi, forse ci si aspettava qualcosa in più. E magari qualcosa di meno.
    Un aumento delle tasse o un più modesto ripristino di una di esse, abbastanza odiata e francamente odiosa, ed una stretta sulle pensioni (ammesso e non concesso) non pare quell’imprevedibile e trasecolante colpo d’ala che solo un “tecnico” di valore mondiale potesse fare.
    Non che ci saremmo arrivati tutti…ma quasi.
    Ancora dal Coro multiforme e variopinto di acclamatori si colgono inviti all’attesa ed alla prudenza.
    Diamo tempo al Professore, non precipitiamo gli eventi.
    “Togliti ragazzo e lasciami lavorare” era la vecchia battuta del giocoliere di strada.
    Non precipitiamoli, dunque, gli eventi; ma cerchiamo di non precipitare noi in attesa di Essi.
    Ma vi è un aspetto più oscuro e francamente più preoccupante.
    Si parla ancora una volta della lotta all’evasione fiscale.
    Ma, parlando per metafora, essa può paragonarsi ad una sorta di cura mediante trasfusioni di sangue.
    Anzi, le stesse tasse sono delle trasfusioni al debilitato.
    Salutari, certamente.
    Ma se non si ferma l’emorragia esse sono assolutamente inutili, anzi immorali e dannose perché sottraggono sangue ad un altro – magari un volontario o un parente – mentre il malato muore lo stesso, dissanguato.
    Il Professore – che non è medico né chirurgo, ma professore lo è – cominci allora, subito e con assoluta, inequivocabile chiarezza e determinazione a frenare l’emorragia applicando il laccio emostatico alla ferita.
    Poi, o almeno contemporaneamente, si accinga alle trasfusioni.
    Oppure si penserà, non infondatamente, che sta dalla parte dei Vampiri.

  4. Potrà essere non riguardoso ma probabilmente è necessario ricordare al Presidente della Repubblica che la Nostra non è una repubblica presidenziale.
    Passi, per le esternazioni continue, costanti, ubique e a tutto tondo, che stanno eguagliando le “picconate” di cossighiana memoria. Se non le hanno superate.
    Più delicato il “passaggio” istituzionale concretato dalla creazione del nuovo governo; qualcosa di più che “in pectore”.
    Con colloquio anticipato col “designando” che assomigliava tanto, troppo, ad un “designato”. Prima dell’apertura della successione.
    Ma se è un “governo tecnico” composto da “tecnici” per affrontare la gravissima emergenza economica, unica ragione per la quale si “interruppe” presidenzialmente il governo precedente, appare stravagante l’ ulteriore recentissimo – e discusso per fortuna – intervento sulla cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia.
    La scelta fra ius sanguinis e ius soli non è recente né soltanto italiana; se ne discute pressoché da secoli, con opinioni contrapposte, tutte francamente rispettabili.
    Tanto che alcuni Stati hanno scelto un regime ed altri quello differente.
    Singolare è che non soltanto si sia creato un governo (a prescindere) ma che esso sia stato giustificato dalla gravissima situazione economica (una sorta di governo emergenziale “a tema”) e ora si dica a siffatto governo anche cosa deve fare in una materia che colla emergenza economica devastante pare aver nulla a che fare.
    Questo legittima il pensiero, irriverente certo, che creato un governo “speciale” con uno scopo e per uno scopo speciale, lo si voglia considerare ed utilizzare come un governo “normale”.
    Cui dettare solennemente l’agenda; che non è compito del Presidente della Repubblica “non presidenziale”.

  5. L’Italia non cambia e tantomeno i giochi di Palazzo. Governo Tecnico urgente, il Presidente Berlusconi con senso dello Stato lascia spazio ai “salvatori della Patria” i quali secondo lo stile cattedratico parlano, fanno riunioni, ipotizzano ma non concludono. Il neo Presidente Monti incontra la Merkel che conferma il suo DNA di persona nata e cresciuta culturalmente nell’ex Germania dell’est a suo tempo risorta agli altari anche con il supporto italiano. Intanto si propone il problema della cittadinanza agli immigrati di fondamentale importanza ma che è materia sicuramente solo politica ed i cui contenti non possono essere sicuramente affidati alla valutazione di tecnici seppure insigni docenti che al massimo possono parlarci degli aspetti storici, filosofici e forse sociali del problema.

  6. caro direttore quello che le sto per chiedere spero che possa dirlo in tv, io sono un militare e per tale sono vincolato da un giuramento fatto nel 2009 quando mi sono arruolato. la mia paga e di 900 euro al mese, e di questo nn me ne vanto ne mi sento milionario. sta di fatto che con la crisi che c’è e un ottimo mensile ma la mia domanda che le volgo è questa : ” perchè i politici nn incominciano ad abbassarsi a 2000 euro al mese il proprio stipendio???”
    e poi noi sappiamo che i nostri stipendi sono stati bloccati a tutti i livelli per almeno 4 anni, e con il dubbio che tra 3 poichè sono in ferma quadriennale io possa essere mandato a casa e ritrovandimi cosi a 25 anni senza lavoro??? le sembra logico….??? una buona gioranta direttore e tanti auguri per tgcom 24 .

  7. Manovra Monti: Anche se l’On. Monti viene considerato il salvatore dell’Italia … rimane il fatto che simili manovre (leggi “tasse”) le sapevano fare chiunque! Strano che per la riduzione dei costi della politica non appaia nulla ….. Eppure semplici manovre come eliminazione delle Province, numero dei parlamentari, benefici diretti e indiretti, stipendi, auto blu, …. da sole potevano avere un peso di oltre 50 miliardi….! La prima casa poi … viene tassata allo stesso modo sia che il proprietario non abbia reddito e sia come benestante …. All’anima dell’equità!

  8. Egregio Direttore,
    sono un cittadino italiano da generezioni e generazioni, ma oggi purtroppo mi vergogno di esserlo e questo perchè:
    vivo in una nazione dove vi sono due Italie:
    – una abitata da cittadini italiani che soffrono e si sacrificano per ottenere dignità e sicurezza per i propri figli. Una italia di poeti, artisti, scienziati e uomini onesti.
    – l’altra fatta dalla Casta Politica, dove non esistono italiani di cui sopra.

    Egregio Direttore, in ogni trasmissione TV che provo a guardare, non si sente minimamente parlare del buon esempio che la Casta doveva dare con questa crisi economica in atto, cioè di abbassarsi gli enormi stipendi, pensioni, vitalizi e spese personali a carico della prima Italia.

    Vorrei poter assistere a trasmissioni dove si denuncia questo ennesima vergogna esclusivamente italiana.

    Vorrei anche un suo commento su questo.

    Distinti saluti Claudio di Grosseto.

  9. Il problema è il debito.Qualsiasi intervento che non ne preveda la riduzione in tempi brevi o comunque quantificabili è inutile.Inutili sono quindi le tasse che servono solo a rincorrere il maggior onere per interessi con l’unico risultato di regalare la nostra ricchezza all’estero.Se la BCE non svolge il ruolo di prestatore di ultima istanza,la gestione del debito,espresso in una moneta di cui non si ha la sovranità ,non è possibile.O si rientra in possesso di quello in mano agli operatori esteri o si ritorna alla lira.Altrimenti si rincorre il default.Il governo Berlusconi ha quindi sbagliato,come quello attuale,perchè ha creduto di risolvere la crisi con tasse che servono a niente.Anche il pareggio in bilancio,pur essendo necessario,non è sufficiente.La soluzione è il prestito forzoso.Meglio la trasformazione del risparmio in titoli che la sua distruzione.Qualcuno lo dice da tempo ,ad esempio Mf che pubblica sulla sua homepage anche un piano strutturato per l’abbattimento del debito.Sono in pochi a parlare di queste soluzioni reali.Si preferiscono le banalità condivise che non risolvono nulla.

  10. ICI la paghino tutti, ma proprio tutti ………
    Partiti, circoli e non profit Ecco dove l’Ici non si paga
    (per evitare qualunquismo gratuito, meglio informarsi prima)

    La lista di chi in Italia può fare a meno di versare l’ormai ex Imposta comunale sugli immobili – già, abituiamoci a chiamarla Imu – è molto lunga.
    E, sorpresa, non prevede solo realtà che possono essere ricondotte alla Chiesa cattolica.
    Anzi. Il problema è che a dirlo, oggigiorno, si rischia di essere presi per marziani.
    Eppure è così. Per fare un esempio, gli immobili di proprietà dei partiti politici, sì anche loro, non devono pagare l’Ici negli immobili di proprietà. Che siano di destra, di sinistra, o di centro; che siano tolleranti e aperti nei confronti delle altre culture e religioni, o che siano intolleranti esclusivamente verso la religione cattolica.

    La norma è abbastanza chiara, aperta a quei soggetti che a loro modo contribuiscono a costruire benessere sociale, eppure le campagne sollevate da alcuni schieramenti hanno fatto il loro lavoro. E stanno diffondendo l’idea che l’esenzione sia un privilegio concesso solo alla Chiesa cattolica in quanto tale, mentre di Chiesa cattolica la legge non parla mai. Parla, al limite, di «fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto, e le loro pertinenze». Dunque la cosa vale anche per valdesi, comunità ebraiche, chiesa evangelica luterana… (cioè le confessioni che hanno stipulato intese con lo Stato).

    E non finisce qui. Sono esenti dall’Ici tutti i fabbricati di proprietà degli Stati esteri, come quelli della sciovinista Francia, della dura e forte Germania o della ligia e austera Svizzera, e con loro ovviamente, essendo uno Stato estero (la norma è regolata dal Concordato) anche quelli della Santa Sede. Esenti, per forza di cose, pure i fabbricati di regioni, province, comuni, comunità montane, unità sanitarie locali, camere di commercio.

    La sostanza, però, viene dopo. Quando si passa alle realtà non profit, cioè agli enti che non hanno per oggetto esclusivo l’esercizio di attività commerciali.
    Si tratta di un universo molto vasto in Italia, che comprende tante realtà di ispirazione cattolica e tante di matrice laica.
    Soggetti che il legislatore ha ritenuto di sostenere per l’apporto che danno alla società, ma solo quando gli immobili non sono “sul mercato” e quando vi si svolgono attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive. Insomma, l’Ici non la pagano – a prescindere dalla loro vicinanza alla Chiesa cattolica –, le mense per i poveri e i bar associativi dove si servono lambrusco e grappini, le società sportive che fanno giocare i ragazzi, gli ospedali e le strutture sanitarie gestite da enti rigorosamente non profit, gli oratori e i ritrovi dei circoli culturali.
    Anche quelli dove l’argomento più in voga è la Chiesa che non paga l’Ici.

    BASTA NON NE POSSIAMO PIù
    CONTINUANO A GIRARSI I SOLDI FRA DI LORO “PARTITI”
    E LA PLEBE PAGAAAAAA

  11. basta non ne possiamo più dei partiti !!!!
    continuano a “mangiare” i soldi della plebe italiana
    non si sentono dei parassiti ?

  12. Caro Liguori, vedo con interesse ed apprezzamento il tuo TGCOM24. Detto questo, permettimi 2 osservazioni che penso potrebbero essere utili a migliorare ancora il tuo TG.
    Ci sono troppe SIGLE e troppo lunghe. Si ripetono in continuazione anche interrompendo notizie o interviste interessanti. Dovresti tagliarle abbondantemente.
    Mentre i giornalisti di studio sono sempre corretti, i corrispondenti, soprattutto certe gentili corrispondenti, inseriscono nei servizi o chiudono i servizi stessi con commenti gratuiti, non fondati, poco corretti, del tipo (se ricordo bene) “i militari che hanno sparato ai pescatori…”. Al momento non ricordo altre battute infelici che mi hanno stupito. Credo che dovresti verificare i servizi e richiamare i corrispondenti alla stessa correttezza dei giornalisti di studio.
    Complimenti per il tuo lavoro e auguri Gianfranco Tabai

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