Manifestazione antifascista Firenze, Liguori: “Solo risse tra giovani, il Pd (con Conte) deve scendere in piazza contro la guerra”

 

Il Pd ha indetto per sabato una manifestazione a Firenze contro il fascismo in cui farà la sua prima apparizione pubblica da neo segretaria Elly Schlein a fianco di Giuseppe Conte. Era necessaria una manifestazione contro il fascismo? E perché non una contro la guerra?

 

La manifestazione contro il fascismo è un modo per ritrovarsi in piazza ma voglio avvertire gli italiani, e i fiorentini, che non c’è il pericolo di un’aggressione fascista a Firenze come non c’era il pericolo di un colpo di Stato anarchico in Italia.

 

Per me è stata esagerata l’una come l’altra. Sono due allarmi che servono più a portare la gente in piazza, e posso capire che una segretaria neo eletta voglia risentirsi alla testa della gente. Penso sia un fatto psicologico, più chi fa la manifestazione piuttosto che scongiurare un pericolo che non c’è.

 

Però perché il Pd – tanto più dopo l’adesione del M5s e di Conte – non fanno una manifestazione contro la terribile e sanguinosa guerra che da un anno ci sta ossessionando. Contro la guerra hanno manifestato in Germania e i giornali italiani hanno taciuto. Contro la guerra non significa essere a favore di Putin, significa essere contro Putin ma anche contro chi predica la guerra come strumento di risoluzione delle controversie. I guerrafondai sono uguali dall’una e dall’altra parte. È vero, Putin è l’invasore e Zelensky, secondo me, è l’invasato. Tra i due faccio delle differenze, per carità, però ho paura sia dell’uno che dell’altro.

 

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“Una pazzia indagare Conte e i politici italiani dopo che l’Fbi conferma l’uscita del Covid dal laboratorio cinese”

 

Dopo tre anni di indagini su cose che erano già note almeno due anni fa, si scopre che il virus del Covid esce dal laboratorio di Wuhan dove scienziati non solo cinesi ma anche americani e francesi (e forse anche di altre nazionalità) facevano esperimenti.

Allora degli scienziati usavano dei lavoratori in zona franca – perché in alcuni Paesi è proibito fare esperimenti sui virus – per creare virus che possono disturbare l’umanità. Oggi questa cosa è stata affermata in maniera inequivoca negli Stati Uniti dal dipartimento per l’Energia e perfino dal capo dell’Fbi, che corrisponde in America a quello che da noi potrebbe essere il ministro degli Interni.

Nello stesso preciso identico giorno la magistratura di Bergamo apre un’inchiesta dove incrimina l’allora presidente del Consiglio Conte, il ministro della Salute Speranza, il presidente della regione Lombardia Fontana e l’assessore Gallera. Perché? Per incuria. Omicidio colposo. Avevano trascurato di avvertire la popolazione. Stiamo scherzando? E senza disturbare la magistratura posso affermare che l’organizzazione mondiale della Sanità per quattro mesi di rifiutò, su pressione della Cina, di dichiarare la pandemia.

 

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Paolo Liguori: “Votare a settembre è compresso e porta due criticità”

 

L’intervento di Paolo Liguori a “Controcorrente”, durante la puntata di lunedì 25 luglio, inizia con una riflessione in merito ai tempi delle elezioni e su quanto sia difficile andare alle urne a settembre: “È compresso fare tutto tra luglio, quando il governo si scioglie, e ottobre, dove bisogna iniziare a ragionare di manovra economica”.

 

Il direttore editoriale di Tgcom24 prosegue quindi focalizzandosi su due criticità che ricadranno sugli italiani, quando si troveranno un parlamento sempre più casuale e generico: “La prima è che la scelta dei candidati è casuale, veloce, assurda, frenetica, senza una selezione. Inoltre la campagna elettorale sarà cortissima, brevissima, sincopata e porterà a un restringimento dei temi che si limiteranno a chi vince e chi perde”.

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Termovalorizzatore a Roma, Liguori: “Cari Cinquestelle, non è un inceneritore! Come diceva Nanni Moretti ‘le parole sono importanti’”

 

“Diceva Nanni Moretti ‘le parole sono importanti’. Esempio: si parla a Roma della necessità di un termovalorizzatore che vede una forte opposizione dei Cinquestelle. Il sindaco l’ha approvato ma c’è resistenza. Quando ho intervistato Giuseppe Conte ha detto testualmente, attenti alle parole: “Eh no, noi siamo contrari all’inceneritore”. E chi ha parlato di inceneritore? È un Termovalorizzatore. E lui ha risposto: “Si tratta tempre di combustione”, sono rimasto un po’ interdetto”.